“Sto valutando l’impugnazione”, queste sono le parole di Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Pubblica Istruzione in Sardegna, riferite al decreto attuativo del dimensionamento scolastico.
Come segnala l’Unione Sarda, il provvedimento minaccia di tagliare oltre 40 autonomie scolastiche nella regione, scatenando le preoccupazioni di sindacati e politici.
La Flc Cgil della Sardegna ha già annunciato il suo impegno a impugnare il decreto. “In una Regione con una dispersione scolastica che fa paura, non possiamo accettare un provvedimento che l’aumenterà”, afferma Emanuela Valurta.
Le previsioni del decreto sono chiare: scuole con meno di 961 alunni nel 2024/25, e successivamente con meno di 949 e 938 alunni, saranno destinate all’accorpamento. Questo implica la soppressione delle figure di dirigente scolastico e direttore dei servizi generali e amministrativi. In Sardegna, un unico dirigente potrebbe quindi trovarsi a gestire fino a venti scuole, nonostante le criticità logistiche e di trasporto della regione.
“Ci chiedono di ridurre i dirigenti, quindi le autonomie scolastiche”, evidenzia Biancareddu, che ha portato queste preoccupazioni al Ministro Valditara. “Nell’Isola ci sono zone con 69 abitanti per chilometro quadrato, mentre a Cagliari sono centinaia. Poi mi mettono la motosega in mano e io devo tagliare”.
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