Tay Calenda: «In guerra non ci vado, l’ho promesso a papà Carlo e a nonna Cristina»

Tay Calenda: «In guerra non ci vado, l’ho promesso a papà Carlo e a nonna Cristina»

Spread the love

di Fabrizio CacciaLa figlia fotoreporter di Carlo Calenda in viaggio verso il confine con l’Ucraina per portare un carico di aiuti. Il nome Tay vuol dire pace? «Me l’ha messo mia madre, ma non ne sono sicura»

Pronto? Tay Calenda, guardi che suo papà Carlo è molto preoccupato, non sapeva nulla del suo viaggio in Ucraina e ha fatto un tweet allarmatissimo
«Lo so, lo so, l’ho sentito adesso al telefono, l’ho rassicurato. Ma mia nonna Cristina (Cristina Comencini, la regista, ndr) è ancora più in ansia, mi ha appena scritto un sms: non andare a Kiev…»

E lei?
«Le ho giurato che mi fermo al confine, ora sono a Cracovia, sono partita in furgone da Lione dove ho raggiunto una coppia di amici francesi, Lou e Louis. Portiamo aiuti a Korczowa in Polonia dove ci aspettano quelli di Intersos. E forse poi andiamo anche a Medyka, dove c’è il campo profughi, vicino al confine con l’Ucraina. Documenterò con le mie foto questa onda grande di solidarietà umana».

E non sconfinerà?
«No, non ho la preparazione necessaria per andare su un teatro di guerra, sarei matta a farlo, anche se là troverei degli autentici miti per me fotoreporter, da Emilio Morenatti a Lynsey Addario».

Due premi Pulitzer .
«Quanto pagherei per far loro da assistente. Ma non sono ancora pronta per la guerra».

Sarà contento papà. Perché non l’ha avvisato?
«È successo che ieri notte dopo un viaggio lunghissimo, a Cracovia abbiamo incontrato dei van con degli italiani a bordo che portavano aiuti anche loro. Così mi sono entusiasmata e in preda a uno slancio di patriottismo ho scattato delle foto e le ho postate su Instagram. Ero stanca, insonnolita e non ho pensato di avvisare prima papà che così l’ha scoperto guardando i social».

I leoni da tastiera l’hanno subito rimproverato: hanno detto che Carlo trascura sua figlia.

«Non è vero.

Lui m’incoraggia sempre, è molto carino con me, è il mio primo tifoso, anche se è stufo che io viva da anni a Parigi, vorrebbe farmi tornare a Roma a tutti i costi, ha detto che prima o poi manda l’esercito a prendermi. Ma io a Parigi ho il mio lavoro e sono anche fidanzata».

Proprio a Parigi quasi due anni fa suo padre si prese un altro spavento, quando lei finì nel bel mezzo di una manifestazione e si beccò una manganellata dalla polizia. Gilet gialli?

«No, era una protesta per la libertà di stampa contro la stretta del governo. Stavo scattando foto, mi caddero gli occhialini antigas, non vidi più niente, finii in mezzo a una carica e arrivò il colpo. Fu un errore mio, la polizia stava facendo il suo lavoro».

E cosa pensa della guerra in corso? Lei è una pacifista equidistante?
«Io penso a soccorrere le persone che fuggono, bisogna aiutare i profughi e porre fine subito al conflitto, ecco che cosa penso, non so in che modo, non spetta a me dirlo. Ora mi sto solo preparando psicologicamente all’incontro con la gente ucraina in fuga da Putin, con il loro dolore. Sarà straziante. Per questo servono aiuti: noi nel nostro piccolo in Francia abbiamo raccolto 3.500 euro di aiuti, viveri, medicinali anche un generatore ma chissà se servirà visto che là manca ormai il carburante. Questa guerra sarà lunga e allora bisognerà dare il cambio ai volontari, trovare altri soldi. Sarà una sfida molto dura».

Lei però ha il nome giusto per avvicinarsi all’Ucraina. Si chiama Tay che vuol dire pace. No?
«Ne è convinta mia mamma, che si chiama Sulay come una principessa venezuelana. É stata lei che comunque è italiana a mettermi questo nome, ma io non l’ho trovato in nessun dizionario. Però la pace ci vuole».

10 marzo 2022 (modifica il 10 marzo 2022 | 20:53)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-03-10 19:54:00, La figlia fotoreporter di Carlo Calenda in viaggio verso il confine con l’Ucraina per portare un carico di aiuti. Il nome Tay vuol dire pace? «Me l’ha messo mia madre, ma non ne sono sicura», Photo Credit: , Fabrizio Caccia

Powered by the Echo RSS Plugin by CodeRevolution.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.