Cosa comporterebbe generalizzare il tempo pieno in tutte le scuole primarie, ossia estendere questo modello alla partecipazione di tutti gli alunni, trasformando tutte le classi a 40 ore settimanali di funzionamento?
Tempo pieno: nuovi posti di docente
In linea di massima, una classe funzionante a orario normale richiede mezza unità di personale docente per trasformarsi a orario pieno (ossia da 1,5 a 2 docenti per classe). Pertanto, occorre un docente in più per ogni due classi che passano dall’orario normale all’orario pieno.
Questa la situazione virtuale di nuovi posti di docente che verrebbe a determinarsi con la totale trasformazione delle classi in orario settimanale di 40 ore.
In ragione dell’attuale scarsa presenza del tempo pieno nelle regioni del Mezzogiorno, si renderebbe necessaria l’istituzione di molti nuovi posti di docente per la trasformazione delle classi a tempo pieno. Sarebbero necessari 18.819 posti nel Mezzogiorno, 13.934 nelle regioni settentrionali e 6.079 in quelle dell’Italia centrale.
La trasformazione a tempo pieno di tutte le scuole primarie determina anche l’incremento dell’organico dei collaboratori scolastici per un totale complessivo di 1.045 unità.
Tempo pieno: nuove strutture e servizi nelle scuole
Attualmente il 46,6% delle 14.802 scuole primarie (pari a 6.899) ha al proprio interno una o più classi (oppure tutte) funzionanti a tempo pieno. Supponendo che tutte queste 6.899 scuole dispongano già dei necessari spazi per un’organizzazione efficiente di tempo pieno (laboratori, refettori, ecc.), nelle altre 8mila circa scuole (esattamente 7.903) gli Enti locali dovrebbero provvedere, se pur gradualmente, alla costruzione/trasformazione di nuovi locali per laboratori, spazi didattici, refettori.
Dovrebbero, inoltre, predisporre i servizi di mensa e, se necessario, implementare o attivare ex-novo servizi di trasporto.
Tempo pieno: incremento dei livelli nel Mezzogiorno
Si può procedere ad una stima di classi e docenti per portare il tempo pieno nelle regioni del Mezzogiorno ai livelli medi di quelle del Centro-Nord, incrementando l’attuale percentuale media delle prime (20,6%) con quella media delle seconde (48,7%).
Le 9.892 classi del Mezzogiorno già funzionanti a tempo pieno diventerebbero 23.127, con un incremento di 13.235 nuove classi a tempo pieno.
Seguendo lo stesso criterio utilizzato nel calcolo per la generalizzazione del tempo pieno, sarebbero necessari 6.618 nuovi docenti.
In proporzione, dovrebbero esserci 178 nuovi collaboratori scolastici.
Il rapporto tra il numero dei docenti necessari per la generalizzazione del tempo pieno in tutta Italia (38.832) e quello di equiparare i livelli di tempo pieno nel Mezzogiorno (6.618) è del 17%.
La percentuale può essere utilizzata per valutare anche gli oneri conseguenti.
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, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
Cosa comporterebbe generalizzare il tempo pieno in tutte le scuole primarie, ossia estendere questo modello alla partecipazione di tutti gli alunni, trasformando tutte le classi a 40 ore settimanali di funzionamento? Tempo pieno: nuovi posti di docente In linea di massima, una classe funzionante a orario normale richiede mezza unità di personale docente per trasformarsi […]
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