Tempo pieno: i requisiti

Tempo pieno: i requisiti

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Per chi ritiene che la generalizzazione del tempo pieno sia un impegno serio e non uno slogan elettorale, ricordiamo i requisiti di questo particolare modello organizzativo-didattico.

Tempo pieno: integrazione del curricolo.

Il maggior tempo scuola a disposizione deve servire a dare spazio ad attività integrative e di approfondimento in modi e interventi non possibili nell’orario normale.

Francesco Tonucci (FRATO), già nei primi anni di avvio del tempo pieno nella scuola elementare, con una efficace vignetta, metteva in guardia dal rischio di una scuola prevalentemente seduta, dove l’alunno segue le lezioni in una logica indistinta di espansione temporale mattina-pomeriggio.

Per evitare questo rischio, di cui devono essere consapevoli innanzitutto gli insegnanti, occorre creare le condizioni materiali che offrono spazi alternativi/integrativi all’aula.

Tempo pieno: spazi dedicati e laboratori

Una scuola che dispone soltanto delle aule, dove tradizionalmente si tengono le lezioni, non è idonea ad ospitare il tempo pieno.

Per questo modello organizzativo, la scuola deve disporre anche di spazi appositi per attività integrative, di laboratori dedicati oppure di aule polivalenti, di palestra o di spazi per attività motoria, di spazio mensa per ospitare la refezione (obbligatoria per gli alunni del tempo pieno).

L’ambiente fisico, opportunamente predisposto, è spesso condizione, veicolo facilitatore, per l’apprendimento.

Tempo pieno: i servizi

La scuola a tempo pieno deve avvalersi del servizio mensa, in quanto la fruizione dei pasti a scuola, oltre a rappresentare un’occasione di educazione alimentare, costituisce un elemento imprescindibile della particolare organizzazione didattica con obbligo degli alunni di fruirne.

È competenza dell’Ente locale assicurare questo servizio con predisposizione e somministrazione dei pasti.

Spetta all’Amministrazione comunale assicurare anche i servizi di trasporto laddove, a causa del termine pomeridiano delle lezioni, si dovessero rendere necessari con attivazione specifica rispetto ai trasporti degli altri alunni.

Tempo pieno: assenso delle famiglie

Normalmente si parla di potenziamento o, al massimo, di generalizzazione del tempo pieno, ma non si parla mai di obbligo. Come nella scuola dell’infanzia, dove alle famiglie è consentito di avvalersi o meno dell’intera giornata di presenza o di fruire del solo orario del mattino, allo stesso modo non potrà essere imposto alle famiglie di lasciare il tempo normale per il tempo pieno.

Già oggi in talune scuole i due modelli orari convivono con soluzioni non certamente facili ma, se pur faticosamente, realizzate nel rispetto delle scelte.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
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