di Marco Calabresi
La partita è durata oltre 4 ore, 6-2, 4-6, 6-2, 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo
No, non è stata l’ultima. Rafa Nadal rifiuta la sconfitta, rifiuta la fine e va avanti: ha vinto il Roland Garros 13 volte, aveva ammesso come quella contro Novak Djokovic in caso di sconfitta sarebbe potuta essere l’ultima partita sulla terra di Parigi, ma ce ne sarà sicuramente un’altra, venerdì, nel giorno del suo 36° compleanno, contro il tedesco Zverev che in un altro match thrilling ha eliminato l’erede di Rafa, Carlos Alcaraz. Djokovic, sconfitto 6-2 4-6 6-2 7-6 in 4 ore e 16’ (si è giocato ben oltre l’una di notte), resta ancorato a 20 Slam vinti: Nadal, che già era arrivato a 21 in Australia, ha l’occasione di poter allungare ancora. Dolori al piede sinistro e usura permettendo, visto che tra ottavi e quarti è rimasto in campo per oltre otto ore.
Il primo set era stata quasi una lezione di tennis: Nadal indemoniato e capace di prendersi subito il break, Djokovic inerme e incapace di recuperare il servizio con due palle non sfruttate nel quarto game. Nel quinto, altro break di Nadal, andato 5-1 tenendo la battuta a zero prima di chiudere al primo set point in “soli” 51 minuti. Se nel primo set, il game più lungo era stato quello di apertura (12 punti), il secondo ha assunto i contorni della battaglia epica, che ha sempre caratterizzato i duelli tra queste due leggende (con questa vittoria, Nadal ha accorciato, 30-29, ma al Roland Garros è 8-2 e sulla terra 19-8…). Primo game da 18 (con break immediato di Nadal), sesto addirittura da 20: in mezzo, il risveglio di Djokovic. Rafa, avanti 3-0 e 30-15 sul proprio servizio si è fatto sorprendere, dando a Nole la possibilità di entrare con entrambi i piedi nel match. Non male neanche il settimo gioco da 14 punti, con il serbo che ha fallito il primo set point sul servizio dell’avversario ma non il secondo. Il tutto, in un interminabile round da un’ora e 27’.
Il terzo set è stato un copia-incolla del primo: altro che calo fisico, Nadal si è preso il break nel gioco di apertura e, dopo aver annullato una palla del 2-2, ha prima confermato il vantaggio poi è andato 4-1, prima di chiudere 6-2 al secondo set point grazie a una botta di dritto di sola potenza di Djokovic, che aveva annullato la prima palla con una straordinaria accelerazione lungo linea. Il primo break del quarto set (2-0) lo ha piazzato il numero uno del mondo, che poco prima aveva dato in escandescenza con una racchettata alla rete ma che ha poi ringraziato la smorzata di Nadal fuori di pochi millimetri. Djokovic si era portato dietro il vantaggio fino al momento di servire per portare il match al quinto: ha avuto due set point, ma alla fine Nadal con un dritto vincente si è riportato sotto nel punteggio, sostenuto dal pubblico del centrale di Parigi non tanto per una questione di simpatia quanto perché nessuno tra i presenti (ma anche tra i milioni che hanno visto il match in tv) avrebbe voluto che questo fosse davvero l’ultimo match di Nadal al Roland Garros. E al tiebreak, lo spagnolo si è messo a condurre sin dai primi scambi, è andato al cambio di campo sul 5-1 e, dopo un tentativo di rientro di Djokovic, ha chiuso 7-4 al quarto match point. «E’ tutto molto emozionante, giocare qui è qualcosa di incredibile, grazie, grazie, grazie – ha detto Rafa rivolgendosi al pubblico -. Mi avete sostenuto in maniera eccezionale: sapete tutti quanto è importante giocare questo torneo, il più importante della mia carriera. Condividere questa vittoria è stato davvero speciale. L’unico modo per battere Novak è giocare al meglio dal primo all’ultimo punto, ed è quello che ho fatto. Una notte magica, forse anche inaspettata per il livello che sono riuscito a mantenere».
1 giugno 2022 (modifica il 1 giugno 2022 | 06:43)
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