Terremoto in Turchia, donna salvata dopo 83 ore sotto le macerie. E  dice ai soccorritori: Volete un caffé?

Terremoto in Turchia, donna salvata dopo 83 ore sotto le macerie. E dice ai soccorritori: Volete un caffé?

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di Fulvio Fiano

Hatay, l’emozione dei soccorritori: dormiamo in auto, mangiamo in piedi

Provincia di Hatay – Fermarsi, anche solo per un attimo, vuol dire realizzare, permettere alle emozioni di prendere il sopravvento e Alper Dedeoglu, arrivato marted da Istanbul con due colleghi per cercare i suoceri di uno di loro sotto le macerie di Antiochia, scopre quanto questo possa essere doloroso. Piange, piange tanto da non poter parlare, chiede scusa, ma solo la sua umanit a venire fuori, la stessa che l’ha spinto ad essere qui e gli ha permesso di contribuire a salvare almeno 10 vite. impossibile dire cosa si provi — spiega con l’italiano appreso dalla ex moglie triestina — ogni persona estratta viva una gioia, ogni morto uno strazio. Donne, bambini, anziani…. Cinquantacinque anni, un lavoro da portuale e un passato da militare, ma niente pu prepararti a questo. Dormiamo in macchina, mangiamo in piedi, tutto per questa gente che non ha acqua, luce, pi niente — dice —. Marted abbiamo tirato fuori un bambino di 8-9 anni. Appena uscito dalle macerie ci ha chiesto “chi era sotto di me, chi era?”. Era suo fratello pi grande. Voleva proteggere il piccolino ma si trovato sotto di lui ed morto.

Con altri volontari e le squadre di recupero Alper cerca ancora i suoceri dell’amico ma le notizie di queste ore invitano a non demordere. Nel distretto di Akevler di Hatay, una donna e suo figlio sono stati estratti vivi dopo 70 ore. un miracolo, dice il vicesindaco di Yalova, Mustafa Tutuk. Ancora ad Antiochia una ragazza e suo padre sono stati salvati a due ore di distanza una dall’altro. L’uomo ha saputo della figlia mentre lo caricava sulla barella e ha avuto la forza di dire vi amo tutti. L’emittente Trt manda le immagini di un bambino di 9 anni che in pigiama aggrappato al suo salvatore. La tv diffonde anche il suo nome, Mohammed Emin, perch non si ha notizia dei genitori.

A Kahramanmaras scene di giubilo per l’operazione di recupero di una mamma con due figli, durata 15 ore. A Malatya si scava con ogni mezzo per estrarre dai resti della sua casa una donna incinta. A Gaziantep sono in buone condizioni due fratellini di due e tre anni restati 78 ore semi sepolti. Il record spetta finora a una donna che ha resistito 83 ore e come primo pensiero ha avuto quello di chiedere ai vigili del fuoco se volessero un caff. Non si hanno ancora notizie dei sei membri della famiglia italo-siriana che la Farnesina segnalava mercoled tra le possibili vittime nella provincia di Hatay dove interviene anche il contingente italiano, mentre dai resti di un hotel ad Adiyaman, nell’Anatolia del sud, sono stati estratti i corpi senza vita di 39 componenti delle squadre di pallavolo femminile e maschile del Famagusta Turkish Education College, che erano accompagnati a un torneo dai professori e dai loro parenti. Solo in quattro si sono salvati.

Le strade che la mattina fino a sera smistano viveri, coperte e mezzi da scavo dall’aeroporto di Adana, in direzione opposta si riempiono di ambulanze che portano i feriti negli ospedali lontani dalla zona rossa. Insieme a quello dei morti sale anche il conteggio dei sopravvissuti, oltre 8 mila finora. Alper e i suoi amici hanno ancora energie per scavare.

10 febbraio 2023 (modifica il 10 febbraio 2023 | 07:34)

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