di Redazione Online
Si scava alla ricerca di superstiti. Corsa contro il tempo per salvare una mamma insieme ai figli. 35enne estratto vivo dopo 177 ore
Il numero delle vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria continua a salire. A una settimana dal cataclisma, il conteggio avrebbe raggiunto i 35 mila morti (31 mila solo in Turchia e 4 circa mila in Siria), pi di 80mila feriti e 93mila persone evacuate: lo ha reso noto l’Afad, l’agenzia che si occupa della gestione delle emergenze in Turchia.
Intanto contro ogni previsione, anche la pi ottimista, i soccorritori continuano a lavorare per estrarre gli ultimi superstiti dalle macerie e, dopo il miracoloso ritrovamento di ieri (domenica 12 febbraio) di un bimbo di sette mesi ancora vivo, oggi una donna di 40 anni stata salvata dopo 170 ore sotto i detriti di un palazzo di cinque piani crollato luned 6 febbraio a Islahiye, nella provincia turca di Gaziantep.
La donna, Sibel Kaya, stata soccorsa da una squadra composta anche da membri del salvataggio delle miniere di carbone della Turchia. In precedenza anche una donna di 60 anni, Erengul Onder, era stata estratta dalle macerie nella citt di Besni, nella provincia di Adiyaman, da squadre della citt occidentale di Manisa. Abbiamo ricevuto la notizia di un miracolo da Besni che ci ha aiutato a placare un po’ il fuoco che brucia nei nostri cuori, ha scritto su Twitter il sindaco di Manisa, Cengiz Ergun. Secondo gli esperti a questo punto le probabilit di trovare ancora persone vive sotto le macerie sono ora molto, molto ristrette. Tuttavia, a 177 ore dal terremoto, sarebbe stato tratto in salvo anche un 35enne, Bunyam Idaci, sotto uno dei palazzi crollati ad Adiyaman.
Ed corsa contro il tempo a Kahramanmaras (la regione dove disperso l’italiano Angelo Zen), dove una squadra di soccorso proveniente dalla Spagna ha stabilito un contatto con tre persone: una madre, una bambina e un bambino. Il contatto stato stabilito dopo 173 ore dal sisma.
In Turchia aiuti dal Vietnam e dal Burundi
Anche il Burundi si mobilita inviando un team di soccorritori specializzati composto da dieci elementi come confermato alla Bbc dal ministro degli Affari esteri Albert Shingiro, chiarendo che il team sar inviato nelle zone in cui c’ maggiore necessit. Lo stesso non verr fatto per per la Siria – altro paese gravemente colpito dal sisma – a causa delle difficolt di accesso nelle regioni terremotate, come ha spiegato Shingiro. Negli ultimi giorni si aggiunto alla lista il Sudan, che ha fatto decollare un aereo con a bordo aiuti di prima necessit e una squadra della Forza civile di difesa composta da 40 soccorritori, tra cui sette medici. In arrivo in Turchia anche dei soccorritori dal Vietnam: come riporta Vietnam Net, la prima volta che il Paese asiatico mobilita risorse per altri Stati in caso di disastri naturali.
Abbiamo deluso le persone della Siria
La Siria sta ricevendo sostegno da Russia, Emirati Arabi, Giordania e persino Palestina e Filippine, nel nord-ovest gli aiuti faticano ad arrivare: gli Elmetti bianchi, un corpo di volontari civili, ha definito la situazione assolutamente catastrofica. Il direttore dell’Ufficio per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite Martin Griffiths sostiene che il bilancio potr superare le 50mila vittime e su Twitter ha aggiunto: Finora abbiamo deluso le persone nel nord-ovest della Siria. Si sentono giustamente abbandonate, in attesa di un aiuto internazionale che non arrivato. Infine ha invocato l’apertura di nuovi corridoi ai convogli umanitari.
13 febbraio 2023 (modifica il 13 febbraio 2023 | 12:13)
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