«Alzare il tetto del contante a 10 mila euro» La proposta della Lega sui pagamenti cash Oggi la fiducia in Senato: il dibattito alle 13

Spread the love

Pagamenti

di Valentina Iorio26 ott 2022

Tetto al contante passerà da 2  a 10 mila euro: il progetto di legge della Lega sui pagamenti cash

La Lega vuole alzare il tetto del contante a 10 mila euro. È questa la proposta contenuta in un progetto di legge depositato dal Carroccio, che ha come primo firmatario l’onorevole Alberto Bagnai. Lo comunica una nota del partito. Attualmente la soglia è 2.000 euro, per effetto di un emendamento al decreto Milleproroghe presentato dal centrodestra, che aveva votato contro il tetto a mille euro scattato a gennaio 2022.

Gli stop and go

La modifica inserita nel Milleproproghe aveva spostato l’entrata in vigore della soglia più bassa dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. Il tetto è cambiato tantissime volte nella storia della Repubblica. Nel 2011 quando, con il decreto Salva Italia, fu stabilito il limite a mille euro. Nel 2016 il governo Renzi con la legge di Stabilità lo portò a 3.000 euro, triplicando il limite deciso alla fine del 2011, in piena emergenza finanziaria, dal governo di Mario Monti. A gennaio 2022 era tornato in vigore il limite dei mille euro, ma la modifica al Milleproroghe lo aveva fatto slittare di un anno. Dal 1° gennaio 2023 il tetto dovrebbe scendere a 1.000 euro, ma se il progetto di Legge della Lega verrà approvato salirà nuovamente.

I limiti in Europa

Secondo i dati raccolti dall’European Consumer Centres Network, creato nel 2005 dalla Commissione europea e dagli Stati membri per fornire assistenza ai consumatori, a inizio 2021 solo 12 Paesi, compresa l’Italia, su 30 in Europa (considerando anche Regno Unito, Norvegia e Islanda) avevano un limite all’uso del contante. Il tetto è presente soprattutto nei Paesi dell’Europa Meridionale e in quelli dell’Est, più il Belgio, dove c’è un tetto di 3.000 euro per le transazioni commerciali. Per quel che riguarda l’Europa Meridionale, oltre che in Italia, il tetto esiste in Spagna (2.500 euro per i residenti e 15.000 per i non residenti), Portogallo (1.000 euro) e Grecia (1.500 euro). Anche la Francia ha previsto un tetto di 1.000 euro che sale a 15.000 per i non residenti. Un limite ai pagamenti cash esiste anche in Bulgaria (5.100 euro), Romania dove è prevista una soglia giornaliera di circa 2.100 euro, Slovacchia (5.000 euro), Repubblica Ceca (14.000 euro) Polonia e Croazia, che hanno fissato entrambe un limite di 15.000 euro.

Lo studio Bankitalia

Uno degli scopi del tetto al contante è contrastare l’evasione fiscale. Analizzando le situazioni dei diversi Paesi Ue, con o senza il tetto, non sembra esserci un nesso diretto tra le due cose. Tuttavia nello studio «Pecunia olet: uso del contante ed economia sommersa», pubblicato nel 2021 dalla Banca d’Italia, si evidenzia come un aumento dell’1% delle transazioni in contanti si può tradurre in un aumento tra lo 0,8% e l’1,8% dell’economia sommersa. I ricercatori, pur ammettendo che ci sono pochi studi scientifici in grado di dimostrare che il tetto al contante possa limitare l’economia sommersa, avevano stimato che l’aumento del tetto al contante da mille euro a 3.000 euro, introdotto nel 2016, avrebbe contribuito a far crescere le transazioni sconosciute al fisco.

Iscriviti alla newsletter “Whatever it Takes” di Federico Fubini. Dati, fatti e opinioni forti: le sfide della settimana per l’economia e i mercati in un mondo instabile. Ogni lunedì nella tua casella di posta.

E non dimenticare le newsletter L’Economia Opinioni”

e “L’Economia Ore 18”

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-10-26 10:40:00, La proposta è contenuta in un progetto di legge depositato dal Carroccio, che ha come primo firmatario l’onorevole Bagnai, Valentina Iorio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.