TFR, niente anticipo in servizio ai dipendenti pubblici

TFR

Il Trattamento di fine rapporto è una somma data dal datore al lavoratore alla fine della sua carriera. E’possibile richiedere un anticipo, ma non sempre.

Il trattamento di fine rapporto, sigla TFR, detto anche liquidazione, è in Italia una porzione di retribuzione al lavoratore subordinato differita alla cessazione del rapporto di lavoro, effettuata da parte del datore di lavoro. Spesso a causa di esigenze particolari il lavoratore, giustificandone il motivo, può chiederne un anticipo al proprio datore di lavoro. Tuttavia non tutti i dipendenti possono richiederlo come e quando vogliono, ecco quindi di capirne di più con il seguente quesito inviatoci da parte di un lettore: 

Salve sono una docente primaria a tempo indeterminato , questo è il mio 27 o anno di servizio . Chiedevo se fosse possibile richiedere un anticipo del mio TFR . Ho già una cessione del quinto sullo stipendio ma ho una emergenza familiare e ho necessità . Secondo voi poi richiedere il mio TFR maturato.

Chi e quando si può richiedere il TFR

Rispondiamo subito dicendo che  purtroppo ai dipendenti pubblici, qualsiasi siano i motivi che possono spingere alla richiesta, non è consentito ricevere l’anticipo del proprio TFR prima della cessazione del servizio                 

Mentre per i dipendenti privati l’anticipo del TFR è un diritto sancito dal Codice Civile Art. 2120. Possono quindi richiederlo i dipendenti del settore privato nel limite massimo del 70% del fondo già accumulato. La richiesta deve essere giustificata secondo le motivazioni previste dalla normativa, rispettando i requisiti e le condizioni di legge.

Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore  all’importo  della  retribuzione dovuta  per  l’anno   stesso   divisa   per   13,5. L’anticipo sul TFR può essere richiesto per sostenere spese sanitarie, terapie straordinarie riconosciute dalle strutture pubbliche. Oppure per l’acquisto della prima casa per se o per i primo figli, documentati dal relativo atto notarile.  

Per i dipendenti pubblici, invece, l’unico modo di ottenere il proprio TFR o TFS è con la cessazione del servizio in quanto il calcolo del trattamento spettante si basa sugli ultimi 12 mesi di lavoro che precedono la cessazione. Si tratta, quindi, di due istituti diversi tra pubblico e privato e proprio per questo motivo anche l’erogazione dell’eventuale anticipo è trattata diversamente.


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