di Chiara Barison
La bambina stava facendo il riposino: «Quando si è svegliata non aveva idea di cosa fosse successo». Nel primo pomeriggio del 6 ottobre Panya Kamram ha fatto irruzione uccidendo 25 bambini, per poi sterminare la sua famiglia e togliersi la vita
Emmy ha tre anni e il 6 ottobre stava facendo un pisolino nel suo asilo nido nella provincia di Nong Bua Lamphu, nel nord della Thailandia. Emmy è sopravvissuta alla strage causata da Panya Kamram, morto suicida dopo aver riservato la stessa sorte al resto della sua famiglia. Il bilancio finale delle vittime è arrivato a 38, di cui 25 sono bambini. Ed è tra i loro corpi senza vita che si è risvegliata Emmy.
Poche ore prima dell’irruzione del killer Emmy e i suoi 10 compagni, tutti intorno ai tre anni di età, stavano disegnando sorridendo alle maestre che li immortalavano per inviare le foto ai genitori. Poi, il caos. Nessuno degli amici di Emmy è sopravvissuto. Non è chiaro come la piccola si sia potuta salvare: i poliziotti l’hanno trovata sveglia, in piedi vicino ai cadaveri degli altri bambini. «Non aveva idea di cosa fosse successo quando ha aperto gli occhi», ha raccontato il nonno alla Bbc, «pensava che tutti stessero ancora dormendo. Un poliziotto le ha coperto gli occhi con un fazzoletto e l’ha portata via da tutto quel sangue».
Dopo aver trovato Emmy, gli inquirenti hanno disperatamente cercato altre persone in vita in tutto l’edificio. Invano. «Sono così felice che sia sopravvissuta», ha continuato il nonno, «l’ho abbracciata fortissimo quando l’ho rivista». La madre di Emmy, che durante la settimana vive a Bangkok per ragioni di lavoro, all’inizio non credeva che la bambina trovata viva fosse sua figlia. Si è convinta solo dopo una videochiamata: «Dopo mi sono sentita davvero sollevata», ha confessato la donna ai giornalisti.
La piccola cittadina è scossa profondamente dalla strage. I nonni della piccola superstite hanno ammesso di aver avuto difficoltà su cosa raccontare alla nipote. Emmy infatti chiede sempre dei suoi compagni, soprattutto di Pattarawut, con cui faceva sempre il pisolino. «Nonostante qualche titubanza, la nonna ha ammesso che sono stati tutti uccisi e che l’asilo nido per il momento rimarrà chiuso», ha proseguito la madre della bambina, «lei vuole solo andare a scuola, adesso è troppo piccola per comprendere il concetto di morte».
I funerali delle vittime si stanno svolgendo in diversi templi buddhisti della cittadina in cui verranno osservati tre giorni di lutto. Al momento restano ignote le ragioni del gesto di Kamrab, ma la vicenda ha riacceso il dibattito sul possesso di armi da fuoco da parte dei privati cittadini. «I genitori chiedono quale sia un posto sicuro per i propri figli», ha raccontato lo zio di Emmy, «sono molto triste e spero che le autorità intensifichino gli sforzi per assicurare la nostra sicurezza».
8 ottobre 2022 (modifica il 8 ottobre 2022 | 19:02)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-10-08 20:25:00, La bambina stava facendo il riposino: «Quando si è svegliata non aveva idea di cosa fosse successo». Nel primo pomeriggio del 6 ottobre Panya Kamram ha fatto irruzione uccidendo 25 bambini, per poi sterminare la sua famiglia e togliersi la vita, Chiara Barison