Il giovane Spielberg e mamma Michelle Williams, le 8 montagne di Borghi-Marinelli, la leggenda Whitney Houston: i film di Natale al cinema e in streaming

Il giovane Spielberg e mamma Michelle Williams, le 8 montagne di Borghi-Marinelli, la leggenda Whitney Houston: i film di Natale al cinema e in streaming

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Il giovane Spielberg e mamma Michelle Williams, le 8 montagne di Borghi-Marinelli, la leggenda Whitney Houston: i film di Natale al cinema e in streaming

di Paolo Baldini

Le prime visioni nelle sale e le novit delle piattaforme digitali: The Fabelmans, Le otto montagne, EO, Living, Masquerade – Ladri d’amore, Fairytale – Una fiaba, Whitney – Una voce diventata leggenda, Downton Abbey – Una nuova era, Animali fantastici – I segreti di silente, Troppo cattivi, L’immensit, Ticket to paradise

THE FABELMANS. Nelle sale

Basterebbero i dieci minuti finali per rendere The Fabelmans indimenticabile: il giovane Sammy Fabelman, appena assunto come regista di terzo livello, assistente dell’assistente dell’assistente, incontra negli Universal Studios John Ford interpretato da David Lynch, benda sull’occhio e sigaro acceso. Vieni ragazzo, ti presento il pi grande. A questo punto, Ford d al timido apprendista una formidabile lezione (tema: la linea dell’orizzonte) che lasciamo alla sorpresa dello spettatore. Poche parole che rappresentano il sale del film e il filo conduttore di una vita spesa per il cinema. Ma The Fabelmans, trentaquattresimo SS-movie, molto di pi della sequenza conclusiva.
la summa di un mondo ideale e di un punto di vista. Configura le basi espressive di E.T. – L’extraterrestre, Incontri ravvicinati del Terzo Tipo, Indiana Jones, Jurassic Park, Schindler’s List, Salvate il soldato Ryan eccetera eccetera. la premessa degli Oscar conquistati e meritati, della New Hollywood e dell’impegno sui diritti. La sintesi di un’impareggiabile carriera, fedele alla tradizione ma ben disponibile al drago digitale, che ha orientato i sogni di almeno quattro generazioni.
Una definitiva dichiarazione d’amore per il cinema e i suoi fantasmi. Tutto questo attraverso la storia (autobiografica) di una famiglia americana apparentemente perfetta che si sbriciola e di un bravo ragazzo di origine ebraica che trova la sua identit dentro una sala buia. Nell’ottica di Spielberg The Fabelmans un film necessario, covato da almeno trent’anni e realizzato non a caso subito dopo la pandemia e il parziale insuccesso di West Side Story. Nato a Cincinnati il 18 dicembre 1946, Spielberg qui ricorda l’infanzia e l’adolescenza, l’affacciarsi alla vita con il cuore in gola e gli spostamenti che fece insieme ai genitori negli Anni Cinquanta-Sessanta: pap Burt ingegnere informatico e mamma Leah pianista adoratrice della danza. Dal New Jersey a Phoenix, in Arizona, fino alla California. Partendo da quando nel 1952 i Fabelmans assistettero al kolossal Il pi grande spettacolo del mondo di Cecil B. De Mille e il piccolo Sammy ricevette l’imprinting decisivo. Dai primi film in 8 mm agli anni della scuola e dei bulli nei corridoi. Dalla prima cotta alla paura di non farcela. Dalle ruggini antisemite lasciate dalla Seconda guerra mondiale alle feste studentesche. Temevo di andare in classe e di tornare a casa da solo. Temevo le teste calde che mi gridavano: sporco ebreo.
La mammina del film si chiama Mitzi (Michelle Williams). Porta il caschetto platinato come le dive dell’epoca. burrosa e cinguettante. I film sono come sogni che non dimenticherai mai, dice al suo Sammy (Gabriel LaBelle). Pap (Paul Dano) un gran lavoratore, pieno di inventiva, comprensivo fino a essere debole. Ha una gentilezza che uccide, piange Mitzie. Ha anche un amico del cuore (Seth Rogen) che siede alla tavola di famiglia. con lui che Mitzie tradisce Burt soprassedendo alle sofferenze di Sammy.
Scritto con Tony Kushner, illuminato dalle luci smaltate di Janusz Kamiski, The Fabelmans forse sarebbe stato definito dalla Nouvelle Vague cinema di pap 2.0, ma il plauso non sarebbe mancato. Un sogno / ossessione a occhi aperti, ironico e a tratti commovente che ha impressionato anche il severo consorzio critico di Rotten Tomatoes. Un liberatorio memoir sostenuto da attori virtuosi e convincenti: Michelle Williams istrioneggia, ma la rassegnata malinconia di Dano un pezzo di bravura, davvero da Oscar.

THE FABELMANS di Steven Spielberg
(Usa, 2022, durata 151’)

con Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Jeannie Berlin
Giudizio: **** su 5
Nelle sale

24 dicembre 2022 | 10:48

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

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