La classifica mondiale
di Alessandra Dal Monte e Gabriele Principato
Si tiene a Londra, e non a Mosca come inizialmente previsto, la cerimonia per svelare la classifica dei 50 migliori del mondo. Gli italiani? Dovrebbero essere 6: fra cui due new entry nella top cinquanta
A Londra è in corso la cerimonia per svelare la nuova classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo. Sul palco a condurre l’evento c’è Stanley Tucci. Inizialmente la cerimonia dei «The World’s 50 Best Restaurants» avrebbe dovuto svolgersi a Mosca, ma a causa dell’invasione in Ucraina e delle sanzioni che ne sono conseguite, i premi sono stati dirottati sull’Old Billingsgate, l’antico mercato del pesce della capitale inglese, affacciato sul Tamigi. Non ci sono nemmeno ristoranti russi in classifica — nel 2021 ce n’erano due, il «White Rabbit» al 25° posto e «Twins Garden» al 30° —, estromessi sempre per effetto della guerra. Nata esattamente venti anni fa, la classifica «The World’s 50 Best Restaurants» è uscita per la prima volta nel 2002, quando vinse «elBulli» e in lista figurava un unico italiano, l’«Osteria Alle Testiere di Venezia». Da allora molte cose cono cambiate. Lo scorso anno — nel 2020 la classifica non è stata pubblicata a causa della pandemia – ha segnato il ritorno in vetta alla gastronomia mondiale del «New Nordic». Il «Noma» si è guadagnato il primo posto per la quinta volta, dopo il secondo posto del 2019 e il “buco” del 2018 e del 2017. Tanto che è sembrato di essere tornare agli anni in cui il ristorante di Copenaghen era sempre primo: già vincitore nel 2010, 2011, 2012 e 2014. E, a confermare che la capitale gastronomica del mondo è la città danese, nel 2021 si è aggiudicato il secondo posto il «Geranium» di Rasmus Kofoed (che quest’anno secondo molti potrebbe aggiudicarsi la prima posizione). Terzo, invece, si era classificato «Asador Extebarri» (Paesi Baschi), esattamente come nel 2019. Lo scorso anno aveva segnato anche un ottimo risultato per gli italiani, che avevano scalato la classifica: Riccardo Camanini del «Lido 84» (Gardone Riviera) era entrato direttamente alla 15esima posizione dalla 78esima del 2019, aggiudicandosi il premio “Highest new entry”. Niko Romito era balzato dal 51esimo posto del 2019 al 29esimo, Massimiliano Alajmo era salito di cinque posizioni, dalla 31esima alla 26esima, mentre «Piazza Duomo» di Enrico Crippa era salito dalla 29esima alla 18esima posizione. E quest’anno cosa succederà? Senza voler azzardare ulteriori previsioni sul podio, è probabile che gli italiani scomparsi dalla lista — già resa pubblica — delle posizioni 51 e 100, siano passati nella top 50: giungendo così ad essere in 6 nella parte più importante della classifica. Un numero raggiunto finora solo altre tre volte: nel 2007, 2009 e 2011. E, più precisamente, quest’anno dovrebbero guadagnare posizioni «Uliassi», il tempio gastronomico di Mauro Uliassi, tre stelle Michelin a Senigallia, in provincia di Ancona, che nel 2021 era al 51° posto; e il «St. Hubertus» di San Cassiano, in provincia di Bolzano, di Norbert Niederkofler, che si trovava al 54°. Scopriamo insieme cosa succederà nella nostra diretta minuto per minuto nelle prossime schede.
18 luglio 2022 | 17:14(©) RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-07-18 19:27:00, Stasera a Londra, e non a Mosca come inizialmente previsto, si terrà la cerimonia in cui sarà svelata la classifica dei 50 migliori del mondo. Gli italiani? Dovrebbero essere 6: fra cui due new entry nella top cinquanta, Alessandra Dal Monte e Gabriele Principato