di Maria Teresa MeliL’eurodeputata e vicesegretaria dem: «L’importante è muoversi insieme all’Ue e agli alleati atlantici. Non si può pensare di andare per conto proprio» Irene Tinagli, vicesegretaria del Pd, teme che il 21 giugno il governo possa cadere? «Mi auguro di no. Conte ha spiegato che i 5 Stelle vogliono dare un contributo e non intendono mettere a rischio il governo. Io mi attengo a queste parole e spero che sia effettivamente così. Comunque il Pd, come sempre, cercherà di fare un lavoro di mediazione tra le varie parti per arrivare a una risoluzione che esprima la posizione del Parlamento, dia un indirizzo all’esecutivo e non mini la tenuta del governo». Se i 5 Stelle invece strappassero e presentassero una risoluzione per conto loro, vi sarebbero delle conseguenze nei rapporti tra Pd e Movimento? «Non voglio nemmeno considerare questa ipotesi. E non vedo davvero quale sarebbe l’utilità di uno strappo adesso». Il Pd ha sempre la stessa linea sull’Ucraina? «Assolutamente sì. La linea del Pd è quella di sostenere l’Ucraina. L’importante in questa fase è muoversi insieme all’Unione europea e agli alleati atlantici. Non si può pensare di andare per conto proprio. In una fase così delicata il fronte deve restare unito e non ci devono essere crepe. Perciò noi cerchiamo di mantenere il più compatta possibile la maggioranza». Per non fare il gioco di Putin? «Per questa ragione e anche per non indebolire l’Italia in tutti i negoziati europei. Ci sono tanti dossier che stiamo discutendo nella Ue e lo stiamo facendo con grande autorevolezza, ma nel momento in cui il nostro Paese si indebolisce questo non è più possibile. È vero che Draghi ha un suo peso specifico però la sua autorevolezza dipende anche dalla compattezza della maggioranza che ha alle spalle. Lavorare per logorare il governo equivarrebbe quindi a un suicidio». Non avete paura che Salvini stia lavorando all’indebolimento del governo? «A me sembra che Salvini abbia perso la bussola: cerca di recuperare la vena magica di qualche anno fa ma non ci riesce e quindi finisce per fare mosse sconsiderate e sconclusionate, dei veri e propri autogol. Dopodiché, se ci fosse una Lega al governo pronta a seguirlo in tutti i suoi colpi di testa mi preoccuperei ma non mi pare che sia così anche se è evidente che le mosse di Salvini creano tensioni nella maggioranza e minano la credibilità della politica». 4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 21:34) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-04 19:34:00, L’eurodeputata e vicesegretaria dem: «L’importante è muoversi insieme all’Ue e agli alleati atlantici. Non si può pensare di andare per conto proprio», Maria Teresa Meli