Le attività di tirocinio costituiscono un’importante pratica all’interno della scuola che le ospita in quanto, attraverso esse, prende forma l’integrazione e la stretta relazione che intercorre tra le conoscenze teoriche, proprie del corso di studi, e la pratica professionale nel contesto scolastico; ciò consente al tirocinante di accedere a modalità di apprendimento altre rispetto a quelle offerte dal corso universitario e di operare confronti, valutazioni del proprio percorso, riflessioni sulla applicazione pratica delle conoscenze stesse. In tal senso l’esperienza del tirocinio diventa una fonte di ricchezza per tutti i soggetti coinvolti: tirocinanti, insegnanti e alunni.
L’anello di congiunzione tra l’approccio teorico e il contesto reale dell’ambiente scuola
Per il tirocinante – si legge nell’eccellente Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT) diretto magistralmente dal Dirigente Scolastico Prof. ssa Grazia Maria Marciuliano – costituisce l’anello di congiunzione tra l’approccio teorico e il contesto reale dell’ambiente scuola con le sue connotazioni di carattere educativo, formativo, relazionale, organizzativo e istituzionale, per i docenti tutor costituisce occasione di confronto e applicazione/scambio di buone pratiche e per gli alunni e gli altri insegnanti occasione di interazione e di riflessione sui metodi di insegnamento/apprendimento nonché rispetto ai differenti approcci pedagogici. Interagendo all’interno di uno spazio operativo articolato, il tirocinante avrà l’opportunità di coniugare i saperi e le conoscenze teoriche con le metodologie didattiche, il saper fare e le capacità relazionali, sviluppando quelle competenze indispensabili a maturare una propria identità professionale.
Rendere il tirocinante consapevole dell’organizzazione della scuola e dei documenti
Sarà prioritario rendere il tirocinante consapevole dell’organizzazione della scuola e dei documenti che ne descrivono l’identità e i processi di miglioramento: PTOF, RAV, PDM, Piano delle attività del personale docente e Piano di lavoro del personale ATA, Protocollo di accoglienza degli alunni con BES e Piano per l’Inclusione, progettazione attività curriculari ed extracurriculari, applicazione della didattica digitale integrata, uso delle TIC, attività degli OO.CC. L’esperienza di tirocinio – si legge nell’eccellente Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT) – inoltre, dovrà essere svolta nei momenti che coinvolgono la comunità scolastica nelle attività funzionali all’insegnamento e, quindi, anche in occasione di alcune delle riunioni degli organi collegiali al fine di analizzare quelli che sono i processi decisionali, i momenti progettuali e di autoanalisi dell’istituzione scolastica.
Le macro-aree di intervento
I tirocinanti – si legge nel Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT) – affiancheranno il corpo docente nelle seguenti macro-aree di intervento:
- organizzazione della scuola e rapporti con il contesto esterno
- procedure per la progettazione e valutazione dell’offerta formativa
- azione di insegnamento e lavoro nell’aula.
Finalità
- sviluppare l’autoconsapevolezza e la coscienza critica sulle strategie di insegnamento e sulla funzione docente;
- conoscere, tramite l’esperienza diretta, le dinamiche organizzative dell’istituzione scolastica e il funzionamento degli organi di gestione della scuola;
- offrire l’opportunità di un confronto continuo e di crescita professionale attraverso processi di riflessione critica e rielaborazione dell’esperienza svolta;
- responsabilizzare i tirocinanti nella progettazione del tirocinio;
- favorire la cooperazione fra specializzando ed operatori nell’ambiente scolastico;
- favorire la creatività personale.
Obiettivi del tirocinio
A seguire un elenco di obiettivi relativi al tirocinio previste, ad ottima ragione, nel brillante Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT):
- Conoscere la scuola: legislazione, struttura, organizzazione.
- Conoscere ed analizzare la documentazione didattica e organizzativa dell’Istituto.
- (RAV, PTOF, PDM, PNSD, ecc, piani di lavoro annuali, compiti di realtà, laboratori ecc.).
- Sperimentare la complessità della gestione del processo insegnamento-apprendimento.
- Mettere al centro del proprio lavoro gli alunni, da considerare come futuri cittadini a cui fornire strumenti per comprendere il proprio sé in tutti i contesti in cui agisce e per interpretare il mondo.
- Osservare, analizzare e partecipare ad azioni didattiche che promuovano l’integrazione degli alunni con disabilità e dei soggetti portatori di bisogni educativi speciali.
- Riflettere sul significato e sul ruolo dell’essere insegnante oggi anche nell’ottica della formazione alla cittadinanza europea.
- Acquisire la capacità di verificare e valutare il processo di insegnamento-apprendimento e il contesto in cui esso si realizza.
- Acquisire competenze di documentazione per ricostruire i significati dell’esperienza effettuata.
- Sviluppare comportamenti ed atteggiamenti relazionali positivi con gli alunni e gli insegnanti.
- Conoscere i regolamenti dell’ Istituto e le norme in materia di igiene, sicurezza e privacy
Soggetti coinvolti e attività
- Consiglio di Facoltà che, di concerto con le istituzioni scolastiche, progetta il percorso di tirocinio.
- Ufficio Scolastico Regionale che ha compiti di gestione organizzativa, controllo, elaborazione dei dati, coordinamento, gestione dei dati.
- Dirigente Scolastico che ottiene l’inserimento della scuola nell’elenco regionale, designa i Tutor dei Tirocinanti, firma la convenzione e segue l’attività di tirocinio, può far parte del Consiglio di Tirocinio su designazione dell’USR.
- Staff dirigenziale: partecipa alla stesura del progetto.
- Tutor Coordinatore.
- Tutor dei Tirocinanti.
- Docenti coinvolti: di classe e/o della scuola aderenti a progetti trasversali.
- Tirocinante: soggetto principale dell’azione formativa, acquisisce le competenze professionali (vedi Patto formativo).
Metodologie formativo-didattiche
- Modellig: il tirocinante osserva le competenze del docente al lavoro;
- Coaching: il docente assiste il tirocinante, interviene e fornisce i dovuti feedback;
- Scaffolding: il docente fornisce al tirocinante un sostegno in termini di stimoli e risorse;
- Fading; il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente maggiore autonomia e spazio di responsabilità al docente
Patto formativo
Il Tutor dei tirocinanti (docente individuato dal DS sulla base della disponibilità, del curriculum e dell’incarico di insegnamento, art.2 del D.M. dell’8 novembre 2011) è il docente che organizza la presenza del tirocinante a scuola, a cui vengono affidati i seguenti compiti:
- orientare gli studenti rispetto agli assetti organizzativi e didattici della scuola e alle diverse attività e pratiche in classe;
- accompagnare e monitorare l’inserimento in classe e la gestione diretta dei processi di insegnamento degli studenti tirocinanti;
- discutere e condividere possibili applicazioni in classe;
- essere un facilitatore dell’apprendimento fornendo supporto attraverso risorse, conoscenze teoriche, esperienze idonee;
- svolgere un’azione di guida, di sostegno e di orientamento;
- valutare e stimolare l’autovalutazione del Tirocinante per orientarlo verso una didattica innovativa;
- portare a conoscenza del Tirocinante il codice deontologico dell’insegnante;
- attestare la presenza del tirocinante;
- inviare una relazione al tutor coordinatore al termine dell’attività.
Compiti del tirocinante
Il Tirocinante – si legge nel Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT) – concorda i contenuti del modulo di tirocinio con il tutor del tirocinante e con il tutor coordinatore con i quali valuta l’esperienza. In particolare, s’impegna a:
- riflettere sull’esperienza e collegarla ai modelli teorici;
- utilizzare gli strumenti predisposti dall’Università e dalle scuole per documentare il lavoro svolto (diari, griglie), riflettendo sull’efficacia del proprio operato;
- rielaborare l’esperienza nel gruppo;
- elaborare il proprio progetto di tirocinio e rivederlo alla luce dell’esperienza;
- stendere relazioni sul lavoro svolto;
- osservare la scuola nella sua globalità;
- sperimentare l’attività in classe;
- relazionarsi con il contesto (alunni, docenti, organi collegiali, istituzioni).
A cosa è tenuto il tirocinante
Il tirocinante – si legge nel Piano elaborato dall’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda (MT) che alleghiamo come esempio di “ottima scuola” – è tenuto a:
- seguire le indicazioni del tutor e fare riferimento a quest’ultimo per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo od altre evenienze;
- inserirsi nel contesto scolastico rispettando gli obblighi di riservatezza circa i processi produttivi, prodotti o altre notizie relative al soggetto ospitante di cui venga a conoscenza sia durante che dopo lo svolgimento del tirocinio;
- rispettare i regolamenti della scuola e le norme in materia di igiene e sicurezza;
- seguire le indicazioni del Tutor e degli Insegnanti Ospitanti e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o ad altre evenienze;
- essere responsabile del proprio percorso formativo assumendo un atteggiamento propositivo.
Il tutor coordinatore
Tutor Coordinatore (docente selezionato dall’Università, organizza, amministra e gestisce i rapporti fra Università, Scuola e USR, art.11 del D.M. n.249/2010) è l’insegnante responsabile del tirocinio indiretto cui vengono affidati i seguenti compiti:
- orientare e gestire i rapporti con i tutor dei tirocinanti assegnando gli studenti alle diverse classi e scuole e formalizzando il progetto di tirocinio dei singoli studenti;
- provvedere alla formazione del gruppo di studenti attraverso le attività di tirocinio indiretto e l’esame dei materiali di documentazione prodotti dagli studenti nelle attività di tirocinio;
- supervisionare e valutare le attività del tirocinio diretto e indiretto;
- seguire le relazioni finali per quanto riguarda le attività in classe;
- orientare e gestire i rapporti con il Tutor dei Tirocinanti;
- provvedere alla formazione del gruppo di studenti attraverso l’attività di tirocinio indiretto;
- seguire le relazioni finali delle attività in aula;
- svolgere il ruolo di correlatore nella relazione finale di Tirocinanti.
Competenze attese
Nel processo formativo finalizzato alla costruzione del profilo del futuro insegnante il tirocinio concorre all’acquisizione di:
- competenze disciplinari
- competenze psico-pedagogiche
- competenze metodologico-didattiche
- competenze didattiche atte a favorire l’integrazione scolastica di alunni con disabilità
- competenze linguistiche di lingua inglese
- competenze digitali
- competenze organizzative e relazionali
- competenze necessarie allo sviluppo e al sostegno dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
PIANO DI REALIZZAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI TIROCINIO
, 2022-04-23 05:51:00, Le attività di tirocinio costituiscono un’importante pratica all’interno della scuola che le ospita in quanto, attraverso esse, prende forma l’integrazione e la stretta relazione che intercorre tra le conoscenze teoriche, proprie del corso di studi, e la pratica professionale nel contesto scolastico; ciò consente al tirocinante di accedere a modalità di apprendimento altre rispetto a quelle offerte dal corso universitario e di operare confronti, valutazioni del proprio percorso, riflessioni sulla applicazione pratica delle conoscenze stesse. In tal senso l’esperienza del tirocinio diventa una fonte di ricchezza per tutti i soggetti coinvolti: tirocinanti, insegnanti e alunni.
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