TitTok e la guerra: la Casa Bianca prova a proteggere i dati personali e spiega il conflitto in Ucraina

TitTok e la guerra: la Casa Bianca prova a proteggere i dati personali e spiega il conflitto in Ucraina

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di Massimo Gaggi

Dopo le minacce di Trump, convinto che l’app vendesse i dati degli americani a Pechino, Biden sta preparando nuove norme per proteggerli. Intanto la Casa Bianca ha organizzato un briefing «privato» per 30 creatori e influencer di successo

NEW YORK — C’era una volta una rete sociale di grande successo che, appena nata, era diventata popolarissima tra i ragazzi di ogni parte del mondo, intenti a postare brevi video musicali, di ballo o anche scherzi, acrobazie, trucchi, battute satiriche. Un’innocua fiera dell’effimero alla quale, però, due anni fa l’allora presidente Donald Trump dichiarò guerra: sospettava che, dietro l’apparenza frivola, TikTok potesse diventare un canale capace di consentire alla Cina — grande avversario strategico degli Usa e in grado di controllare questa rete sociale attraverso la società ByteDance — di avere accesso ai dati personali di milioni di cittadini americani.

Trump minacciò di mettere al bando TikTok se le sue attività americane non fossero state vendute a una società Usa. L’impresa prima assicurò che mai avrebbe ceduto dati privati al governo cinese (ma nel Paese asiatico è in vigore una legge che non consente di trincerarsi dietro i vincoli di riservatezza davanti a una richiesta di informazioni dello Stato), poi negoziò una vendita a partner americani, ma senza cedere la quota di controllo. Il presidente disse che non bastava e continuò a minacciare, ma non andò fino in fondo.

Joe Biden, succeduto a Trump, sta preparando nuove norme per restringere l’accesso di app straniere che operano negli Usa ai dati personali di cittadini americani. Ma oggi il problema TikTok negli Stati Uniti viene visto sotto tutt’altra luce: i dirigenti della società cinese stanno negoziando con la Oracle un accordo che potrebbe soddisfare l’esigenza di Washington di impedire l’esportazione in Cina di dati personali di suoi cittadini, mentre la Casa Bianca alla fine della scorsa settimana ha organizzato un briefing «privato» per 30 creatori e influencer di grande successo di una rete che, con la guerra, è diventato il canale informativo più usato dai giovanissimi. E che è stata la prima, alla vigilia dell’invasione, a documentare i preparativi delle truppe russe.

Durante l’incontro la portavoce di Biden Jen Psaki e Matt Miller, responsabile della comunicazione al Consiglio per la Sicurezza Nazionale, hanno illustrato la strategia del governo Usa e risposto a domande sui rifornimenti di armi all’Ucraina, sul soccorso ai rifugiati, sulla collaborazione Usa con la Nato, sui rischi di conflitto nucleare. Collegate via Zoom, c’erano molte star di TikTok passate di recente dai post su musica e prodotti trendy all’informazione sul conflitto. Alla fine, giudizi disparati: soddisfatto Kahlil Greene, un ragazzo afroamericano che ha 534 mila follower, mentre per Jules Suzdaltsev, influencer ucraino del canale Good Morning Bad News, la Casa Bianca ha organizzato un evento inutile, un briefing da giardino d’infanzia.

In ogni caso il ruolo strategico della rete ora viene riconosciuto e la soluzione al problema dei dati degli utenti Usa escogitata da TikTok sembra poter essere accettata dal governo americano, anche se rimane qualche incertezza sull’effettiva «blindatura» del database dei cittadini statunitensi. In sostanza, in base al piano, chiamato Project Texas, TikTok affiderà al partner strategico americano Oracle la gestione dei dati degli utenti americani (già oggi depositati presso server che si trovano negli Usa e a Singapore, garantisce la società).

Passeranno a Oracle anche i sistemi usati per individuare i video «virali», quelli di maggior successo, e l’algoritmo della pagina di raccomandazioni personalizzate. Che, poi, i dati siano davvero inaccessibili ai proprietari cinesi di TikTok, è ancora tutto da dimostrare. La società userebbe una norma che vieta ai manager di un Paese di trasferire dati all’estero. Se il meccanismo escogitato verrà accettato dal governo Usa, TikTok userà lo stesso metodo anche nei Paesi europei.

16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 08:01)

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, 2022-03-17 10:33:00, Dopo le minacce di Trump, convinto che l’app vendesse i dati degli americani a Pechino, Biden sta preparando nuove norme per proteggerli. Intanto la Casa Bianca ha organizzato un briefing «privato» per 30 creatori e influencer di successo, Massimo Gaggi

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