ServizioL’intervista
Per il capogruppo di Italia viva in commissione Cultura a Montecitorio il decreto appena varato è comunque un «passo avanti»
di Cl.T.
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«Da sempre sono a favore del merito a scuola. Per questo il decreto su formazione iniziale e carriera dei docenti, che, dopo anni, torna a proporre di premiare i professori che si formano di più, è un passo avanti. Esso ricalca, nei tratti salienti, il percorso di formazione iniziale e tirocinio (il Fit) e il fondo premiale che avevamo introdotto con la riforma del 2015», ha detto l’ex sottosegretario Gabriele Toccafondi, oggi capogruppo Iv in commissione Cultura della Camera. Il provvedimento presenta però punti oscuri: «Auspico che il merito sia effettivamente tale. Ci sono poi nuove sanatorie che ritengo poco compatibili con la qualità dell’insegnamento».
«Condivido – ha aggiunto Toccafondi – la preoccupazione di raggiungere l’obiettivo di assumere 70mila docenti entro il 2024, ma servono maggiori garanzie che anche la qualità dei docenti e non solo la quantità sia tra gli obiettivi della norma, difficile che con i test a crocette si possa valutare la capacità di fare l’educatore».
C’è stato poi un problema di metodo: «In Parlamento nessuno ha visto bozze, io le ho lette sul Sole24Ore. Con tutto rispetto per le indiscrezioni di stampa, mi aspetto ora un maggiore e reale coinvolgimento per i necessari miglioramenti del testo».
, 2022-04-22 07:21:00, Per il capogruppo di Italia viva in commissione Cultura a Montecitorio il decreto appena varato è comunque un «passo avanti», di Cl.T.