di Gabriele Guccione
L’impresa immortalata in un video e pubblicata sui social. L’episodio rischia di costare il posto alla autista che ha consegnato il mezzo al figlio del capo
Non sempre la patente è richiesta. Basta essere figli del capo di Gtt per montare su un pullman, farsi dare le chiavi dall’autista e mettersi alla guida di un mezzo pubblico, scorrazzando per le strade della città e immortalando l’impresa in un video di cui andare fieri sui propri social network. È quanto successo a Samuele, rampollo poco più che maggiorenne del direttore generale dell’azienda di trasporto pubblico, Gabriele Bonfanti. Il fatto risale allo scorso 19 aprile. Lo scenario dell’avventura urbana del figlio del manager che sogna di fare l’autista: via Botticelli, periferia nord di Torino. Il mezzo: un bus snodato lungo 18 metri, un bestione (per fortuna senza passeggeri a bordo) che nessuno si sognerebbe di affidare a un neopatentato, figurarsi a un diciottenne senza patente, nemmeno quella per portare l’automobile.
«Una bravata»: qualcuno l’ha definita così, probabilmente per sminuire la gravità dell’evento. Ma intanto l’episodio, venuto alla luce nei giorni scorsi, quando sono partiti i primi provvedimenti disciplinari, rischia di costare il licenziamento all’autista che ha consegnato il mezzo al figlio del direttore generale e che nel frattempo è stata sospesa dal posto di lavoro. «Venuta a conoscenza dei fatti, l’azienda è prontamente intervenuta con una approfondita indagine interna per accertare tutte le responsabilità», fanno sapere da corso Turati.
Tutto questo senza contare gli altri strascichi. Quelli politici: la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio, annuncia che chiederà conto dell’episodio («Inaudito») al sindaco Stefano Lo Russo, già durante la seduta della Sala Rossa in calendario oggi. E quelli giudiziari: Gtt ha segnalato infatti con un esposto alla Procura quanto accaduto. «È una situazione particolarmente spiacevole perché riguarda sia la reputazione aziendale sia, indirettamente, una persona con un ruolo molto importante e che gode — sottolinea l’azienda in comunicato — di grande stima».
Per ora Bonfanti sembra rimanere saldo al suo posto di direttore generale, ruolo acquisito un anno fa, dopo gli impedimenti di salute che hanno colpito l’amministratore delegato Giovanni Foti, di cui a breve il primo cittadino dovrà decidere la successione. Ma possibile che il primo dirigente dell’azienda non fosse a conoscenza delle «bravate» di suo figlio, non nuovo a mostrarsi sui social mentre va in giro per i depositi e le fermate dei mezzi pubblici cittadini con indosso la divisa dei tranvieri torinesi o le pettorine aziendali, pur non essendo dipendente di Gtt? Di sicuro, per il momento, i guai toccheranno (direttamente) il figlio.
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28 aprile 2022 (modifica il 28 aprile 2022 | 20:15)
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, 2022-04-28 18:15:00, L’impresa immortalata in un video e pubblicata sui social. L’episodio rischia di costare il posto alla autista che ha consegnato il mezzo al figlio del capo, Gabriele Guccione