Toscana avanti su Piemonte e Veneto, le 130 cantine d’Italia sul podio

Toscana avanti su Piemonte e Veneto, le 130 cantine d’Italia sul podio

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la classifica

di Luciano Ferraro

OperaWine 2023, le scelte degli americani di Wine Spectator: dieci aziende al debutto

È la Toscana la regione che domina la lista delle migliori cantine italiane selezionate da Wine spectator, la testata americana che da 46 anni racconta le tendenze mondiali del vino. L’elenco è stato messo a punto, dopo un anno di assaggi in tutte le regioni italiane, per OperaWine, l’evento che il prossimo primo aprile aprirà Vinitaly, a Verona. Una sfilata di 130 aziende (lo stesso numero dell’anno scorso) che «rappresentano l’eccellenza dei produttori italiani», chiamati a far conoscere i propri vini in una sorta di anteprima della fiera veneta, una vetrina per incontrare i protagonisti dei mercati esteri.

Una lista che certifica la diffusione ormai capillare della qualità in tutte le zone del Vigneto Italia. E dimostra, come afferma Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, che «il vino italiano non è solo un prodotto bandiera, ma un comparto sano che contribuisce in maniera determinante allo sviluppo economico e sociale del Belpaese».

Tra i vignaioli selezionati per OperaWine, conquistano 35 posizioni i toscani del Brunello di Montalcino e del Chianti Classico, di Bolgheri e dei Supertuscan. In seconda posizione (19) il Piemonte con i suoi grandi rossi, Barolo e Barbaresco. Incalzato dal Veneto (17), spinto dal Prosecco ma anche dalla potenza dell’Amarone della Valpolicella e dalla ritrovata vitalità del Soave.

Ecco le scelte che Alison Napjus e Bruce Sanderson, sveleranno domani a wine2wine, il business forum di due giorni dedicato quest’anno alla comunicazione del settore, dalla stampa a TikTok. Innanzitutto le novità: sono dieci le cantine al debutto assoluto: 2 dal Chianti Classico, Lamole di Lamole del gruppo Santa Margherita, e Vecchie Terre di Montefili della famiglia Acuti. Altrettante dalla Campania, che si conferma come locomotiva vinicola del Sud: l’irpina Colli di Lapio con i suoi bianchi di grande identità, e San Salvatore, per cui disegnò etichette il critico d’arte del Corriere della Sera Gillo Dorfles. Doppia nuova entrata anche per i veneti: la cantina dei Prosecco delle Rive di Ogliano, Masottina, e quella dei Custoza e dei Bardolino dal Garda, Monte del Frà. Per la prima volta sul palco della kermesse veronese ci saranno poi la lombarda Conte Vistarino,dove furono importate nell’Ottocento le prime barbatelle di Pinot nero nell’Oltrepò pavese. E anche una delle proprietà del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti: la cantina Giacomo Borgogno & Figli, che firma classici Barolo. Infine, dai lati opposti dell’Italia, la cooperativa altoatesina Nals Magreid e l’agrigentina Feudo Montini, che ha sede in un baglio quattrocentesco.

C’è poi il gruppo del ritorno, cantine che erano presenti in edizioni del passato, ma non nel 2022. Il signore della anfore Josko Gravner (Friuli Venezia Giulia), la ragazza dell’Aglianico Elena Fucci (Basilicata), il cultore del Sagrantino Arnaldo Caprai. Fianco a fianco dell’uomo dell’Oreno, Antonio Moretti (Toscana)e di Vittorio e Francesca Moretti di Bellavista (lombardia). Poi gli Argiolas (Sardegna), la Tenuta Pederzana (Emilia Romagna), la Marchesi di Barolo della famiglia Abbona (Piemonte), la Masseria Li Veli (PUglia) e la Tenuta delle Terre Nere sull’Etna, con le antiche viti ad alberello che spuntano dalla pietra lavica.

L’ELENCO

Abruzzo

Masciarelli

Basilicata

D’Angelo

Elena Fucci

Grifalco della Lucania

Calabria

Librandi

Campania

Mastroberardino

Feudi di San Gregorio

Quintodecimo

Montevetrano

San Salvatore

Colli di Lapio

Terredora di Paolo

Salvatore Molettieri

Emilia-Romagna

Tenuta Pederzana

Friuli Venezia-Giulia

Vie di Romans

Marco Felluga

Bastianich

Livio Felluga

Gravner

Jermann

Lazio

Famiglia Cotarella

Liguria

Cantine Lunae Bosoni

Lombardia

Guido Berlucchi

Ca’ del Bosco

Conte Vistarino

Nino Negri

Bellavista

Arpepe

Rainoldi

Marche

Umani Ronchi

Garofoli

Marche

Bisci

Molise

Catabbo

Piemonte

Produttori del Barbaresco

Pio Cesare

Cavallotto

Giacomo Borgogno & Figli

Vietti

Paolo Scavino

Aldo Conterno

Marchesi di Barolo

Massolino

Elvio Cogno

G.B. Burlotto

G.D. Vajra

Oddero

Pecchenino

Renato Ratti

Giuseppe Mascarello & Figlio

Falletto di Bruno Giacosa

Luciano Sandrone

Roagna

Puglia

Tormaresca

Masseria Li Veli

Leone de Castris

Sardegna

Agricola Punica

Argiolas

Sicilia

Cusumano

F. Tornatore

Planeta

Morgante

Donnafugata

Tasca d’Almerita

Feudo Montoni

Benanti

Tenuta delle Terre Nere

Graci

Trentino Alto Adige

Cantina Nals Margreid

Elena Walch

Cantina Terlano

Ferrari

Tenuta San Leonardo

Toscana

Tenuta San Guido

Tenuta Sette Ponti

Ornellaia

San Filippo

Castello Banfi

Siro Pacenti

Biondi-Santi

Casanova di Neri

Il Poggione

Poggerino

Barone Ricasoli

Rocca delle Macìe

Istine

San Felice

Lamole di Lamole

San Giusto a Rentennano

Tenuta di Trinoro

Vecchie Terre di Montefili

Le Macchiole

Mazzei

Petrolo

Altesino

Canalicchio di Sopra

Carpineto

Castello di Monsanto

Castello di Volpaia

Marchesi de’ Frescobaldi

Valdicava

Boscarelli

Castellare di Castellina

Fattoria di Fèlsina

Fontodi

Castello di Albola

Castello di Ama

Rocca di Montegrossi

Umbria

Scacciadiavoli

Tabarrini

Arnaldo Caprai

Lungarotti

Antinori /Castello della Sala

Valle d’Aosta

Les Crêtes

Veneto

Masottina

Nino Franco

Romano Dal Forno

Tommasi

Masi

Tommaso Bussola

Zenato

Tedeschi

Allegrini

Monte del Frà

Gini

Leonildo Pieropan

Prà

Roberto Anselmi

Suavia

Bertani

Zymè

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-05 23:12:00, OperaWine 2023, le scelte degli americani di Wine Spectator: dieci aziende al debutto , Luciano Ferraro

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