Toti: «Sarà l’occasione per avanzare tutti. E darà responsabilità a chi amministra»

Toti: «Sarà l’occasione per avanzare tutti. E darà responsabilità a chi amministra»

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di Virginia PiccolilloIl governatore e la svolta sui poteri alle Regioni: sanità? Basta appiattimenti verso il basso «È una grande occasione per fare una riforma epocale della nostra amministrazione, ridarle responsabilità, cancellare gli errori del passato e fare un salto nel futuro». Giovanni Toti ma la riforma dell’autonomia differenziata non conviene più al Nord? «No. Dal primo confronto è emerso che nessuno ci rimetterà. Non si tratta di togliere soldi a qualcuno per darli ad altri. Ma far sì che, a pari risorse, ci siano gestioni efficienti non regolate astrattamente da Roma ma dal territorio». Il Paese marcia a più velocità.«Ma l’autonomia non c’è: e se il maggiordomo non c’è, non può essere lui l’assassino. Se non cambiamo l’organizzazione dello Stato chi corre sarà sempre più avanti. Proprio chi è indietro dovrebbe chiedere più autonomia e leggi a supporto per semplificare vincoli nazionali: ad esempio su sovrintendenze, paesaggistica e permessi ambientali». De Luca teme la riforma. «La Campania ha mille frecce al suo arco, non sfruttarle e continuare nella lamentazione di un meridione abbandonato a sé stesso, che un po’ è vero, sarebbe un errore». Il criterio storico per i fondi alle Regioni è ingiusto? «Sì, ma è un punto di partenza. Lep e Lea e capacità di progettare a regime devono essere il benchmark. Sta a te che oggi hai uno far sì domani di avere due. Se avrai lo 0,5 mi auguro che i tuoi elettori ti prendano per un orecchio. Il merito lo chiediamo agli studenti, non possiamo non chiederlo agli amministratori». L’istruzione differenziata non fa paura? «Una cosa sono i programmi ministeriali, una cosa la gestione degli immobili, i servizi e gli insegnanti di sostegno». La sanità non deve essere uguale ovunque? «Che vogliamo un appiattimento verso il basso? Ci sono regioni dove la sanità è un’eccellenza. Altre no e la Calabria, gestita a livello statale da anni perché commissariata, è tra queste. Allora per quale motivo dovremmo ridare le competenze allo Stato che non è stato capace neanche di scegliere in tempi ragionevoli un commissario per la Calabria? Servono maggiori responsabilità». Di chi? «Occorre evitare di continuare con un sistema di responsabilità talmente intrecciato che è sempre colpa di chi non c’è o di chi c’era prima. La classe dirigente politica deve riprendere in mano le responsabilità amministrative e poi farsi giudicare dagli elettori» 18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 21:44) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-18 20:45:00, Il governatore e la svolta sui poteri alle Regioni: sanità? Basta appiattimenti verso il basso, Virginia Piccolillo

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