di Redazione Sport
L’ex attaccante della Nazionale era alla clinica La Maddalena stamattina durante la cattura del boss Messina Denaro. Sembrava un far west
Sembrava un far west. Tot Schillaci uno dei testimoni diretti della cattura di Matteo Messina Denaro , il boss 60enne arrestato questa mattina alla clinica La Maddalena di Palermo. Lo stesso ospedale dove, in quei minuti, si trovava l’ex attaccante della Nazionale. Quando iniziato il blitz dei carabinieri del Ros, Tot era appena arrivato nella struttura: Ero l — dice indicando l’ingresso della clinica, cappellino in teta e maglione a collo alto, in un’intervista video a La Stampa —. Stavo aspettando di entrare, erano le 8.15, 8.20. Poi ho visto tutti gli agenti incappucciati. “Fermi tutti”, ci hanno urlato. Ci siamo bloccati. Era un manicomio, racconta l’uomo delle Notti Magiche di Italia 90.
Schillaci — alla clinica La Maddalena per sottoporsi ad alcune terapie — non ha visto Messina Denaro. Stavo per entrare al bar, mi stavo fumando una sigaretta fuori, ero l e ci hanno bloccato tutti, sembrava un far west. I militari hanno infatti chiuso ogni accesso all’ospedale, fermato gli ascensori e i movimenti del personale medico all’interno dei reparti. Nessuno, neanche infermieri e dottori, sapeva quello che stava succedendo. Tra i sanitari prevale la delusione per aver curato un latitante senza sapere chi fosse, dice un ragazzo che ha frequentato la clinica in questi giorni. Lui come Schillaci, testimoni della cattura di Matteo Messina Denaro.
16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 18:18)
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