Tra Manfredi e De Luca nessun duello (per ora)

Tra Manfredi e De Luca nessun duello (per ora)

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lo dico al corriere Mezzogiorno, 30 aprile 2022 – 09:10 Le lettere al Corrmezz, risponde il direttore Enzo d’Errico Caro direttore, De Luca e Manfredi saranno mai d’accordo su qualcosa? Il Presidente della Regione ha polemizzato, ancora una volta, sul San Carlo ricordando i fondi che versa. Questione inelegante e inesistente a mio avviso. Intanto il sindaco ha sottolineato che Anm non entrerà nella holding dei trasporti regionale. Dove è la sintesi di tutti questi ragionamenti ?Gianni Castiello Caro signor Castiello, la sintesi dovrebbe giungere dalla necessità di una collaborazione feconda, priva di personalismi e dedita all’interesse pubblico. Penso che il sindaco sia sulla strada giusta, temo invece che il governatore si muova in direzione opposta. Tuttavia mi permetta di dirle che, per ora, non mi sembra di ravvisare un vero conflitto tra i due leader. Nei casi descritti, Manfredi è stato costretto suo malgrado a rintuzzare gli assalti scomposti del dirimpettaio che, evidentemente, credeva di poter continuare a fare l’asso pigliatutto nonostante il cambio degli assetti politici a Palazzo San Giacomo. D’altronde, l’ex rettore preferisce il confronto allo scontro mentre il presidente della Campania detesta perfino le domande, figuriamoci il dialogo… Capirà, insomma che parliamo di stili umani, culturali e amministrativi che abitano agli antipodi del cosmo. Eppure ha ragione il sindaco quando sottolinea che bisogna lavorare in armonia visto che con i duelli rusticani si finisce soltanto per compromettere il futuro di Napoli e dell’intera Campania. Il problema, però, è come concertare voci tanto dissonanti. E qui, purtroppo, l’ottimismo vacilla. La grottesca volontà di potenza che ha sempre innervato l’agire di Vincenzo De Luca non sbiadirà da un giorno all’altro. Tanto più dopo sette anni di incontrastato dominio sulla città. Parliamo di un uomo che nemmeno con la sua ombra sa condividere la scena, di un sacerdote del «qui comando io e basta», di un autocrate che detesta l’inclusione perché coltiva rancore e diffidenza come gerani al balcone. Comprenderà, quindi, quanto sia difficile per il sindaco trovare quotidianamente un punto d’intesa. Al di là delle migliori intenzioni, tutto lascia immaginare che prima o poi la frattura si aprirà. Inevitabilmente. E sarà difficile ricucirla. A meno che Manfredi non si rassegni alla resa in nome di un’effimera, e a quel punto letale, concordia istituzionale. Enzo d’Errico 30 aprile 2022 | 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-30 07:11:00, Le lettere al Corrmezz, risponde il direttore Enzo d’Errico,

Pietro Guerra

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