Tragedia ad Avezzano:  cede trave dell’altalena,  muore bambina di 12 anni

Tragedia ad Avezzano:  cede trave dell’altalena,  muore bambina di 12 anni

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di Rinaldo Frignani

Indagini sulla tragedia a San Pelino, frazione di Avezzano. Vani i tentativi dei medici di salvarle la vita. Un infermiere fra i primi soccorritori. La procura ha aperto un’inchiesta: i carabinieri indagano per capire chi gestisce il parco giochi

Solo pochi mesi fa sui siti internet della zona veniva denunciato l’abbandono del parco dell’oratorio di San Pelino. In una foto, in primo piano, c’era un’altalena composta da due tronchi d’albero piuttosto sottili che reggevano una trave di legno sotto alla quale erano agganciate le corde che sostenevano una coppia di sedili. Da ieri pomeriggio la struttura è sequestrata insieme con l’area giochi al centro del paese non lontano da Avezzano, nell’aquilano: i tronchi si sono spezzati e la trave ha colpito alla testa una ragazzina di 11 anni, Alessia Prendi, che stava giocando con alcuni coetanei, morta poco dopo all’ospedale San Salvatore de L’Aquila dove è stata trasportata in eliambulanza dal nosocomio di Avezzano. Una tragedia che ricorda quella dell’ottobre 2021 della piccola Sofia Piccioli, 5 anni, figlia di una coppia di Acilia, travolta e uccisa da una porta da calcio in un campetto a Rocca di Botte, sempre in Abruzzo.

Sull’incidente costato la vita alla ragazza, che abitava con i genitori Petrit ed Eda, e la sorella maggiore, e avrebbe compiuto 12 anni a novembre, indagano i carabinieri della compagnia di Avezzano che hanno sentito i responsabili dell’oratorio e che ora vogliono capire non solo lo stato di manutenzione dei giochi nel parco dell’oratorio, ma anche se l’altalena fosse a norma e soprattutto capace di sostenere il peso di un’adolescente. E comunque se fosse una struttura autorizzata. In più gli accertamenti dovranno fare luce anche sugli effettivi gestori dell’area giochi.

L’ipotesi di reato che la procura di Avezzano potrebbe contestare al momento, forse già da oggi, è omicidio colposo. Il pm Maurizio Maria Cerrato ha aperto un’inchiesta disponendo una serie di accertamenti. Non è chiaro ancora se sarà ordinata l’autopsia per capire le cause del decesso della minorenne. A ieri sera non c’erano comunque indagati. Sotto choc gli altri ragazzini che si trovavano nel parco, e che potrebbero essere interrogati in audizione protetta, come anche tanti genitori che si sono precipitati all’oratorio a riprendere i figli. Sono stati proprio questi ultimi a dare l’allarme cercando di far riprendere Alessia che però era sdraiata sul prato priva di sensi. Poi sono accorsi sul posto alcuni adulti che si trovavano nelle vicinanze e gli agenti della polizia municipale.

Alessia, stando agli accertamenti dei carabinieri, si trovava da sola sull’altalena. Da pochi giorni era tornata dalle vacanze. «Morire a dodici anni è difficile da spiegare e da accettare — scrive su Facebook il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio —. A nome mio personale e dell’intera Giunta regionale sono vicino ai familiari della bambina in questo tragico momento». Messaggio di cordoglio anche dal primo cittadino de L’Aquila Pierluigi Biondi al vice sindaco di Avezzano, Domenico Di Berardino, che in segno di lutto ha annullato le manifestazioni estive di ieri sera.

Fra i primi soccorritori di Alessia un infermiere che si trovava a pochi passi dall’oratorio, Amleto Magnante: secondo alcuni testimoni è subito intervenuto per cercare di rianimare la minorenne prima dell’arrivo dell’ambulanza. Un intervento disperato che purtroppo non è servito. Ma sui social non sono pochi quelli che, oltre al ricordo della ragazzina, mettono sotto accusa la sicurezza nei parchi giochi, sollecitando — in questo caso proprio il presidente della Regione Abruzzo — a prendere provvedimenti.

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31 agosto 2022 (modifica il 31 agosto 2022 | 22:37)

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, 2022-08-31 20:38:00, Indagini sulla tragedia a San Pelino, frazione di Avezzano. Vani i tentativi dei medici di salvarle la vita. Un infermiere fra i primi soccorritori. La procura ha aperto un’inchiesta: i carabinieri indagano per capire chi gestisce il parco giochi, Rinaldo Frignani

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