Trattative sull’energia, la Germania torna  al carbone e invita le famiglie  a risparmiare Chi rischia di più in caso di razionamento 

Trattative sull’energia, la Germania torna  al carbone e invita le famiglie a risparmiare Chi rischia di più in caso di razionamento 

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energia

di Fabio Savelli23 giu 2022

La Germania torna al carbone per togliere la pressione di Mosca sul gas

Le domande che ora tutti si pongono sono due: il tetto al prezzo in Europa può distorcere un mercato ormai globale finendo per privilegiare i clienti asiatici di gas liquefatto? Può far inalberare Mosca che potrebbe tagliare le forniture come ritorsione? La proposta italiana di istituirlo, rivendica il ministro Roberto Cingolani, ha i suoi crismi: l’Europa è il principale mercato di sbocco per il gas russo e la sostituzione con la Cina non è immediata perché manca una rete di gasdotti alternativi verso Pechino. Nella guerra di scacchi col Cremlino il premier olandese, Mark Rutte, osserva che «potrebbe non funzionare come alcuni pensano». Sulla sua valutazione potrebbero però incidere i ricavi sul trading.

La Germania, che ha deciso di appoggiare la proposta di Roma, però deve correre. La ripicca immediata di Mosca potrebbe essere quella di azzerare gli approvvigionamenti, già ridotti al 40%, dal gasdotto Nord Stream 1, che però Gazprom attribuisce a «problemi tecnici». Per questo Berlino torna al carbone riattivando le centrali elettriche «per un periodo transitorio» avvisando Bruxelles di una misura non ambientalista. Per ridurre la domanda il governo tedesco prevede di organizzare delle aste in cui i grandi consumatori industriali riceveranno denaro se rinunceranno ai loro contratti. Le ipotesi di razionamento «al momento sono da escludere», si affretta a precisare Cingolani. Lo stato di allerta in Italia è stato rimandato perché i flussi da Tarvisio, da dove arriva il metano russo, restano inalterati, seppur il riempimento degli stoccaggi prosegua al ritmo di 30 milioni di metri cubi al giorno, non sufficienti a riempire i depositi all’ottanta per cento entro ottobre, indicazione accolta da un voto del Parlamento Ue. Per questo Snam sta compensando.

I razionamenti però terrorizzano gli industriali già alle prese con un conto energia pesantissimo. Confindustria ha appena presentato un piano al governo in cui segnala la necessità di ridurre i consumi domestici che in inverno, con i riscaldamenti ai massimi, pesano più del doppio delle grandi utenze energivore. Dai dati appena pubblicati da Terna però qualcosa non torna. Dai primi di maggio è in vigore un decreto che prevede di alzare fino a due gradi i condizionatori in case ed uffici per tagliare i consumi. Il gestore segnala che nel mese di maggio il nostro Paese ha invece consumato 25,7 miliardi di kilowattora di energia elettrica, un valore in aumento del 5,5% rispetto all’anno scorso e dello 0,4% rispetto ad aprile. Nel 2022 è in crescita del 2,8%.

Dall’altro lato dell’Atlantico Joe Biden ha chiesto al Congresso di sospendere per 90 giorni la tassa federale sulla benzina e ha rinnovato il suo appello alle major ad aumentare la raffinazione del greggio, scelta sdoganata anche dai Paesi Opec. In Europa la decisione, posticipata di sei mesi, di bloccare il greggio russo sta portando ad una riduzione delle importazioni: ma l’Italia va controcorrente. La raffineria di Priolo in Sicilia, a rischio chiusura, ha triplicato l’import via mare. La commissione Ue ha firmato un accordo con la Norvegia, grande produttore di gas liquefatto, e stretto fornitore dei tedeschi. Nella geopolitica dell’energia niente va lasciato al caso. Neanche la rivalutazione del rublo. Il ministero delle Finanze russo ha pagato 100 milioni di dollari di interessi su due eurobond. Il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, invita a puntare sul Meridione: «Dispone di una posizione che gli consente di trasformarsi in un hub del gas».

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, 2022-06-23 22:37:00, Il nodo della concorrenza asiatica e il rischio di blocco delle forniture da Mosca. La Ue fissa le riserve all’80% entro ottobre. Berlino invita le famiglie a risparmiare, Fabio Savelli

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