Traxler: Trasformai in popolare il cinema dautore

Traxler: Trasformai in popolare il cinema dautore

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di Valerio Cappelli

Fassbinder e Tavernier, Almodovar e Kusturica, Kieslowski e Spike Lee: In un certo senso, ho inventato un nuovo pubblico. Per Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, gli amici mi dissero che avevo toppato: rimase in cartellone nove mesi

Vania Traxler, la Signora del cinema d'autore che ha portato i grandi registi nelle sale tradizionali

Il cinema d’autore era perlopi confinato ai cineclub, noi lo abbiamo portato nelle sale tradizionali e in un certo senso abbiamo inventato un nuovo pubblico. In ordine sparso, Almodovar, Kusturica, Fassbinder, Wenders, Tavernier, Kaurismaki, Varda, Kieslowski, Spike Lee, Baz Luhrmann e tanti altre firme.

In Italia li ha portati lei, Vania Traxler. Ha tolto dalle cantine gli autori e li ha portati nelle grandi sale, quando dettavano legge. Milanese cresciuta a Bologna, di origine ebraica, erede di una importante famiglia di esercenti, produttori e distributori, suo nonno conobbe i fratelli Lumire: Proiettava i film su teloni bianchi nelle piazze e nei tendoni dei circhi, il padre di Gorni Kramer eseguiva le musiche e Arnoldo Mondadori faceva la voce narrante.

Vania si racconta nel libro Sognavamo al cinema (ed.Sabinae), frutto di conversazioni avute con Francesca Boschiero e Giovanni B.Gifuni.

Ha lanciato i debutti di Rupert Everett, Colin Firth, Kate Winslet; Il mio piede sinistro consacr Daniel Day-Lewis. A Roma ha avuto un cinema, l’Alcazar, il primo dove si prenotava il posto a sedere, si officiava la Messa cantata, fece diventare mainstream il cinema d’autore: apr con L’attimo fuggente. A Fellini chiese invano di cambiare il titolo a Intervista (mi sembrava un documentario); Rohmer era un innovatore che diede voce a giovani donne indipendenti, complesse, anche fragili.

Tutto ebbe inizio al Festival di Cannes del 1978, dove, con mio marito, Manfredi Traxler, andai a cercare i film per il primo listino della nuova societ di distribuzione, la Academy Pictures. Manfredi mi vedeva delicata, bionda, un po’ sofferente, diceva che ero una donna di marmo. Mi aveva promesso un anello con rubino. Gli dissi, lascia perdere l’anello, regalami Il matrimonio di Maria Braun. Oggi i film restano pochi giorni, salvo i blockbuster, Checco Zalone e qualche exploit.

Presi Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, gli amici mi dissero stavolta hai toppato; rest al Capranichetta nove mesi!. Vania racconta del suo primo marito, Merk Ricordi, in arte Teddy Reno: Per lui feci una particina nel film Sanremo-La grande sfida, dove recitano Mina, Modugno e Adriano Celentano.

Ha una passione per la cucina, sono famose le cene per le uscite dei suoi film, il libro si conclude con le sue ricette. C’ anche il cinghiale che ora, con l’apertura della caccia in citt, pu tornare utile. La Signora del cinema italiano, quando i film erano appannaggio degli uomini.

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 20:55)

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