Treni a idrogeno, in Germania sono già partiti: via ai primi convogli green

Treni a idrogeno, in Germania sono già partiti: via ai primi convogli green

Spread the love

sostenibilità & trasporti

di Alessia Conzonato25 ago 2022

Treni a idrogeno, in Germania sono già partiti: via ai primi convogli green

La Germania ha inaugurato una flotta ferroviaria interamente alimentata a idrogeno: un primato mondiale e significativo per la transizione ecologica. Si compone di 14 treni, chiamati Coradia iLint, realizzati e forniti dalla multinazionale francese Alstom allo Stato tedesco, che utilizzano celle a combustibile a idrogeno per generare elettricità che alimenta i motori. I mezzi sostituiscono 15 convogli a diesel che prima operavano su binari non elettrificati nello stato della Bassa Sassonia.

Il risparmio di CO2

I treni saranno utilizzati dalla società ferroviaria regionale Lnvg sulle tratte che collegano le città di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervoerde e Buxtehude, vicino ad Amburgo. Hanno un’autonomia fino a mille chilometri (ciò consente loro di funzionare per una giornata intera sulla rete con un singolo serbatoio) e una velocità massima di 140 km/h. La realizzazione del progetto è costata 93 milioni di euro e, secondo il calcolo dell’azienda produttrice, utilizzando l’idrogeno come energia rinnovabile sarà possibile risparmiare 4.400 tonnellate di emissioni di Co2 nell’atmosfera in un anno. Il funzionamento si basa sulla miscela a bordo dell’idrogeno con l’ossigeno presente nell’ambiente grazie a una cella combustibile che è installata sul tetto del convoglio. «Siamo molto orgogliosi di mettere in funzione questa tecnologia insieme ai nostri forti partner come prima mondiale – ha dichiarato Henri Poupart-Lafarge, ceo e presidente di Alstom -. La mobilità a emissioni zero è uno degli obiettivi principali a garanzia di un futuro sostenibile».

Il piano della Germania

Progettati nella città di Tarbes, nel sud della Francia, e assemblati a Salzgitter, nella Germania centrale, i Coradia iLint avrebbero creato posti di lavoro per 80 dipendenti in entrambi i Paesi, i quali hanno provveduto dal 2018 alla realizzazione della tecnologie ma anche alle prove tecniche e commerciali sulla linea ferroviaria in questione. La Germania nel 2020 ha annunciato un piano ambizioso da 7 miliardi di euro per diventare leader nel settore delle innovazioni a idrogeno entro dieci anni. Le infrastrutture, però, sono ancora piuttosto carenti, per questo la sostituzione dei mezzi a diesel con quelli a idrogeno non è prevista al 100% ancora. Inoltre, l’idrogeno – a seconda di quale fonte viene utilizzata per la sua produzione – può richiedere l’intervento di elementi e processi chimici: la soluzione migliore sarebbe quello verde, prodotto attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile. In questo scenario, l’azienda tedesca di gas tecnici Linde ha reso noto che ha avviato un progetto per produrre idrogeno a livello locale esclusivamente con fonti di energia rinnovabile entro tre anni.

Nel 2023 anche in Italia

Anche l’Italia avrà il suo treno a idrogeno, fornito proprio da Alstom. Nello stabilimento di Savigliano, in provincia di Cuneo, l’azienda sta lavorando alla realizzazione del modello Coradia Stream che debutterà alla fine del 2023 in Valcamonica. Il contratto è stato siglato nel 2020 e prevede sei convogli, con la possibilità di produrne altri otto, a celle alimentate con combustibile a idrogeno che saranno consegnate a Ferrovie Nord Milano per un importo di circa 160 milioni di euro e ne sostituiranno altrettanti a diesel. La linea su cui saranno impiegati è quella non elettrificata che parte da Brescia e arriva a Edolo passando per Iseo.

Iscriviti alla newsletter “Whatever it Takes” di Federico Fubini. Dati, fatti e opinioni forti: le sfide della settimana per l’economia e i mercati in un mondo instabile. Ogni lunedì nella tua casella di posta.

E non dimenticare le newsletter L’Economia Opinioni”

e “L’Economia Ore 18”

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-08-25 13:24:00, Alstom, società francese, ha realizzato per la Germania 14 treni alimentati a idrogeno e che consentono un risparmio di 4.400 tonnellate di emissioni di CO2 in un anno. Il progetto è costato 93 milioni di euro, Alessia Conzonato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.