di Pietro Tosca
Casa di riposo Anni Sereni, c’è il contributo regionale. «Ma nel 2023 rette da ritoccare»
Un regalo speciale per Natale a dieci famiglie che hanno i loro cari alla Rsa della Fondazione Anni Sereni, di Treviglio. Il consiglio di amministrazione dell’ente ha deciso di restituire loro 2 mila euro. «Si tratta della differenza delle rette di ottobre e novembre dopo che 10 posti letto nel reparto Alzheimer sono stati messi a contratto da Regione Lombardia — spiega il presidente Augusto Baruffi —. Nonostante il grave momento di difficoltà che la nostra casa di riposo attraversa, come tutte quelle bergamasche, non ce la siamo sentita di fare altrimenti. I posti in questione sono nella nuova palazzina Beretta Molla inaugurata lo scorso dicembre e prima avevano una retta da 2.700 euro al mese, mentre ora scenderanno a 1.700 come quelli della parte storica».
In tutto il rimborso sarà di 20 mila euro, in un momento particolare per la Fondazione Anni Sereni che tra degenti, Rsa aperta e assistenza domiciliare ha in cura 600 persone. «Dopo molti anni — continua Baruffi — abbiamo la previsione di chiudere il 2022 con una perdita di circa 30 mila euro». Il bilancio della Fondazione, poco meno di 9 milioni di euro, ha dovuto fare i conti con i rincari causati dall’inflazione e soprattutto con il caro bollette.
«Nei giorni scorsi — spiega il presidente — ci è arrivato un adeguamento per il gas di 130 mila euro. Fortunatamente per l’anno in corso avevamo un contratto bloccato per l’energia elettrica». Una condizione che non continuerà nel 2023. «Per il nuovo anno — precisa sempre Baruffi — stimiamo un aumento della bolletta del gas di 150 mila euro. Salirà dello stesso importo anche la bolletta elettrica». Tra gli extra costi la Fondazione si troverà a dover gestire il nuovo contratto del personale degli enti locali. «È sacrosanto — dice il presidente —, ma gli aumenti in busta paga peseranno per altri 150 mila euro. La nostra Fondazione ha 190 dipendenti, per scelta tutti a tempo indeterminato, di cui 30 assunti quest’anno. Infine abbiamo calcolato aumenti per circa 50 mila euro dovuti ai rincari di alimenti e materiali di consumo». In totale i costi aggiuntivi nel 2023 saranno di circa 500 mila euro. «Abbiamo dovuto arrenderci — continua Baruffi — e aumenteremo le rette. Cercando di pesare il meno possibile sulle famiglie, l’aumento sarà di 3 euro al giorno arrivando a una retta di 60 euro. Manterremo però tutti i servizi gratuiti, dal parrucchiere alla lavanderia. Inoltre, sempre per scelta, teniamo la retta uguale anche per gli ospiti affetti da Alzheimer».
La casa di riposo però continuerà nel progetto green di aumentare la produzione di energia elettrica. «Da tempo — aggiunge il presidente — abbiamo un impianto di cogenerazione. In estate è diventata di pubblico dominio l’odissea che abbiamo passato per riuscire ad avere l’allacciamento all’impianto solare installato sulla nuova palazzina con un investimento da 100 mila euro. Dopo 8 mesi ce l’abbiamo fatta. Nonostante la buona volontà del personale degli enti pubblici con cui ci siamo interfacciati per i vari permessi, c’è oggettivamente un grosso problema di burocrazia che crea un collo di bottiglia. Questo ci spaventa non poco per il nuovo impianto fotovoltaico con cui vorremmo coprire di pannelli solari il parcheggio dei dipendenti ma andremo avanti con il progetto».
1 dicembre 2022 (modifica il 1 dicembre 2022 | 08:14)
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, 2022-12-01 07:42:00, Casa di riposo Anni Sereni, c’è il contributo regionale. «Ma nel 2023 rette da ritoccare», Pietro Tosca