di Carlotta Lombardo
Le autorità stanno lavorando per evitare «un disastro ambientale nella regione». Al momento non ci sarebbero fuoriuscite di carburante
È immediatamente scattato l’allarme per il rischio di un disastro ambientale: l a petroliera con a bordo 750 tonnellate di carburante in viaggio dall’Egitto a Malta e bloccata al largo della Tunisia è affondata. Lo hanno riferito le autorità tunisine, aggiungendo che stanno lavorando per evitare «un disastro ambientale nella regione». Al momento non ci sarebbero fuoriuscite di carburante. Lo ha assicurato il portavoce del tribunale locale. «La nave è affondata questa mattina nelle acque territoriali tunisine. Per il momento non ci sono perdite», ha assicurato.
La nave mercantile Xelo, battente bandiera della Guinea Equatoriale, proveniente dall’Egitto e diretta a Malta, venerdì sera aveva chiesto di entrare in acque tunisine a causa delle cattive condizioni meteorologiche. I sette membri dell’equipaggio erano stati evacuati. Durante il tragitto tra il porto egiziano di Damietta e Malta, aveva cominciato ad imbarcare acqua a circa sette chilometri dalla costa del Golfo di Gabe’s.
Per scongiurare un disastro ambientale, il ministero dell’Ambiente di Tunisi sulla sua pagina Facebook aveva annunciato di aver attivato il piano nazionale di emergenza in coordinamento con tutti i ministeri interessati. A causa delle cattive condizioni del mare, la petroliera Xelo aveva chiesto di poter entrare nelle acque territoriali tunisine. L’equipaggio si è inizialmente rivolto alle autorità tunisine per ottenere il permesso di sbarcare. Ma l’acqua del mare ha allagato la sala macchine della nave fino a un’altezza di due metri e quindi l’intero equipaggio è stato evacuato.
16 aprile 2022 (modifica il 16 aprile 2022 | 16:15)
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, 2022-04-16 14:16:00, Le autorità stanno lavorando per evitare «un disastro ambientale nella regione». Al momento non ci sarebbero fuoriuscite di carburante, Carlotta Lombardo