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Turismo, mancano 250 mila addetti per l’estate. «Colpa del reddito di cittadinanza»

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di Claudia Voltattorni21 apr 2022

Turismo, mancano 250 mila addetti per l'estate. «Colpa del reddito di cittadinanza»

Lidi presi d’assalto. Città d’arte affollate. Alberghi di nuovo pieni. Dopo il successo delle vacanze di Pasqua che in molti casi in Italia, da nord a sud, hanno registrato il tutto esaurito – 140mila le presenze nella sola Venezia il giorno di Pasqua – e numeri da pre-pandemia, nel settore che più di tutti ha sofferto i due anni di Covid tra lockdown, restrizioni e zone rosse e perdite di fatturato fino all’80%, c’è grande ottimismo e si confida nell’estate 2022.

Nonostante ciò tutto il comparto già registra la mancanza di lavoratori. Ne servirebbero almeno 250mila, ha spiegato mercoledì il ministro del turismo Massimo Garavaglia durante il question time alla Camera, ma, ha aggiunto: «Il reddito di cittadinanza incide soprattutto nei casi di rapporti di lavoro temporaneo o stagionale: c’è chi preferisce fare tre giorni a chiamata e non andare oltre proprio per prenderlo». Ecco perché, suggerisce, «di individuare eventuali correttivi del reddito onde attenuarne gli effetti distorsivi nel mercato del lavoro nel settore turistico: non è possibile avere una disoccupazione molto elevata e dall’altra parte mancano 250 mila addetti». Secondo un rapporto congiunto di Bankitalia, ministero del Lavoro e Anpal, spiega Garavaglia, «ci sono ampi margini di recupero di rapporti di lavoro proprio nell’ambito del turismo». Già il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca aveva denunciato la mancanza di lavoratori imputandone la causa al reddito di cittadinanza.

Ma i Cinque Stelle, che il sussidio lo hanno inventato, bocciano le parole del ministro: «Puntare il dito contro il reddito di cittadinanza è sviare il problema», sostengono i deputati M5S in una nota, invitando invece ad «aumentare i controlli per attestare la regolarità dei rapporti di lavoro e tutelare al tempo stesso gli imprenditori che rispettano le leggi e i lavoratori» e ricordando che in Parlamento c’è fermo un disegno di legge sui lavoratori stagionali. Per Conflavoro Pmi «la mancanza di personale qualificato provocherà già nelle prossime settimane importanti disagi per il settore». Per l’immediato futuro Garavaglia chiede che dal primo maggio anche in Italia vengano abolite tutte le limitazioni per i turisti stranieri «equiparandoci a ciò che avviene negli altri Paesi, su questo mi sto adoperando: con meno restrizioni potremmo davvero fare il botto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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, 2022-04-21 06:35:00, L’allarme degli operatori del settore dopo il boom di Pasqua: non troviamo personale. Il ministro del Turismo: il reddito incide sui rapporti di lavoro stagionale perché c’è chi lo preferisce ad un’occupazione continuativa. «Se apriamo tutto dal Primo Maggio facciamo il botto», Claudia Voltattorni

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