di Andrea Marinelli e Guido Olimpio
Dopo ogni rovescio, il Cremlino ha sempre replicato con durezza scatenando ondate sulle citt nemiche. Intanto ammette 89 vittime per il raid di Makiivka, ma potrebbero essere di pi | Il punto militare | 320
L’Ucraina in guardia, attende una possibile risposta russa all’attacco contro la caserma di Makiivka. Intanto la sua artiglieria ha colpito un comando nemico nella cittadina di Vasilyevka, regione di Zaporizhzhia: incerto per ora il bilancio, i filorussi parlano di 5 morti e 15 feriti in un’area residenziale. Le immagini mostrano un edificio con devastazioni a partire dal tetto.
La reazione
Dopo ogni rovescio — e ne ha patiti molti dall’inizio del conflitto — il Cremlino ha sempre replicato con durezza scatenando ondate sulle citt nemiche. Nell’arsenale ha ancora molti cruise, missili terra-terra, gli anti-aerei S300 modificati con testate pi potenti per essere impiegati contro bersagli terrestri, droni nazionali e iraniani.
Altrettanto ampio il banco target
: ponti, ferrovie, stazioni, rete elettrica, installazioni militari, uffici governativi. Gli obiettivi non mancano e il Cremlino ne crea di nuovi usando come giustificazione le ferite sofferte. In realt i bombardamenti sulle infrastrutture rientrano in una strategia autonoma — slegata da quanto avviene sul campo — decisa dai vertici politici insieme al comandante delle operazioni Surovikin, schema usato ampiamente in Siria.
Inoltre i raid cavalcano la rabbia di quanti, frustrati dall’andamento del conflitto, chiedono di usare ogni risorsa per vendicarsi. un coro dove cantano parlamentari, blogger, giornalisti televisivi che non hanno alcuna remora nell’invocare soluzioni drastiche, senza alcuna distinzione tra obiettivi militari e civili. Putin, di solito impermeabile alle critiche, deve tenerne conto.
Ci sono il dolore delle famiglie, l’imbarazzo dei generali, la cronicit dei problemi per l’Armata. E non solo per la recente strage delle reclute.
Mercoled il leader ha seguito da remoto l’inizio della missione della fregata Gorshkov, dotata del nuovo ordigno ipersonico Zircon. Appuntamento durante il quale ha ribadito la volont di sviluppare le potenzialit di combattimento per i prossimi decenni. Tutto pu servire per placare la rabbia cieca.
La ricostruzione
La spinta ad una reazione severa corre parallela alle domande su come la resistenza sia riuscita ad infliggere colpi cos letali. Significativa la traiettoria delle versioni. Inizialmente la Difesa ha minimizzato, poi ha ammesso 63 morti a Makiivka, quindi 89, lasciando spazio a cifre pi gravi perch sotto le macerie potrebbero esserci dei corpi. Tra i caduti anche il vice comandante del reggimento, il colonnello Bachurin.
Il secondo aspetto riguarda la dinamica. Lo Stato Maggiore ha affermato che l’avversario riuscito a centrare l’edificio con sei razzi sparati dagli Himars perch i riservisti, violando le regole, hanno attivato i loro cellulari fornendo una traccia elettronica fondamentale.
Alcune annotazioni:
1) la spiegazione pi comoda perch scarica la colpa sul livello pi basso.
2) Riprende quanto stato sostenuto nell’immediatezza dell’evento da fonti ufficiose.
3) In rete sono stati citati molti episodi simili, con la scarsa cautela mostrata dai mobilitati ma anche da elementi della Wagner nel rivelare le loro posizioni con post, foto e altre tracce sfruttate dall’intelligence di Zelensky. Che, non dimentichiamo, pu contare su un buon numero di partigiani e infiltrati.
4) Cerca di alleggerire le responsabilit di chi ha concentrato tanti soldati in un unico sito, tra l’altro pieno — sembra — di munizioni che deflagrando hanno aumentato gli effetti di un tiro preciso.
Nuovi colpi
La storia offerta dal governo, a giudicare dai commenti, non ha convinto. Anzi ha irritato gli analisti che hanno ribattuto con argomenti tecnici per demolire la tesi. Sono conosciuti i buchi nella sicurezza delle comunicazioni, gli apparati radio appaiono di scarsa qualit al punto che i soldati sono costretti a usare i telefonini. Proprio il colonello Bachurin avrebbe sollecitato uno spostamento della base in quanto la riteneva esposta. Gli eventuali sbagli contingenti fanno parte di un quadro delineatosi da mesi. La resistenza, sia in Mar Nero che sui fronti terrestri, ha continuato a colpire in profondit gli occupanti.
E lo far ancora, come ha promesso il capo dell’intelligence Kyrylo Budanov. Mercoled l’anti-aerea ha aperto il fuoco contro droni ucraini lanciati sulla base di Belbek, vicino a Sebastopoli. In questo porto strategico — rivela l’esperto HI Sutton — i russi hanno aumentato le protezioni con barriere e altre misure. La Marina vuole parare incursioni da parte di barchini esplosivi radiocomandati, timore rafforzato da notizie sui tentativi di Kiev di mettere a punto nuove armi ma anche di acquistarne sul mercato occidentale per condurre una guerra subacquea.
Novit, infine, dalla Francia sul tema equipaggiamenti. Parigi fornir all’Ucraina alcuni carri leggeri Amx 10: ruotati, dotati di un cannone da 105 millimetri e di una mitragliatrice possono aumentare mobilit e fuoco. Si tratta comunque di corazzati di seconda mano, con alle spalle anni di servizio e dovranno essere riattivati.
4 gennaio 2023 (modifica il 4 gennaio 2023 | 21:46)
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