Ucraina, decine di attacchi sul Paese. E ora Zelensky chiede i caccia F16

Ucraina, decine di attacchi sul Paese. E ora Zelensky chiede i caccia F16

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di Andrea Nicastro

Mosca risponde con 55 missili agli accordi occidentali sui carri armati: almeno 11 morti, distruzione e blackout

DAL NOSTRO INVIATO
KIEV — Ci sono sirene antiaere e che passano senza che nessuno si preoccupi. E altre che cambiano la giornata (e la notte) dell’Ucraina. Dipende dai gruppi WhatsApp, i canali Telegram e gli altri mille sistemi che tengono in contatto il Paese sotto attacco. Sono spesso i sindaci a rafforzare l’allarme. Gi si sentono esplosioni in citt, andate nei rifugi (sindaco di Kiev). Attenzione, missili in arrivo (sindaco di Zaporizhzhia). L’informazione arriva a loro da fonti pi vicini alle sale radar, all’intelligence locale o straniera. E allora la notte tra mercoled e gioved stata agitata, con tre sirene e svariati messaggini a diverse ore. La gente che ancora aveva negli occhi la strage del condominio di Dnipro (45 morti) scesa dai piani pi alti con cappotti e coperte per sonnecchiare sulle sedie delle cantine.

Ieri mattina, poi, appena il tempo di un caff addolcito dai resoconti della difesa aerea (abbattuti tutti i droni lanciati dal nemico russo) ecco di nuovo le sirene di tutta l’Ucraina ricominciare a suonare e, nel giro di pochi secondi, i telefonini si sono messi a vibrare per i messaggi: un attacco serio mettetevi al riparo. Si sono riempiti i bunker e le metropolitane. La citt si paralizzata come nei primi giorni di guerra.

Erano stati avvistati bombardieri russi sollevarsi dal suolo con le ali cariche di missili. Gli ordigni lanciati dall’alto sono tra i pi difficili da intercettare. Perch sono veloci, devono percorrere meno strada e gli aerei spia occidentali non ne individuano la parabola di partenza.

Cos ieri mattina, il giorno dopo il 45 compleanno del presidente Zelensky e l’ok di Washington e Berlino all’invio di carri armati pesanti occidentali in sostituzione di quelli ex sovietici distrutti in un anno di battaglie, la Russia spara 55 missili.

La contraerea fa il suo lavoro, ne abbatte la maggioranza, addirittura 47 dicono le autorit, ma gli otto che passano la cortina di protezione fanno male. Trentacinque gli edifici danneggiati in una dozzina di regioni, undici le vittime cos come i feriti. Il servizio di emergenza non spiega quasi mai quali siano stati gli obbiettivi centrati per non favorire la programmazione dell’attacco successivo. Ma si capisce ugualmente dai comunicati delle compagnie elettriche che tra i target c’erano, come da ottobre, centrali elettriche e sottostazioni di distribuzione. Gravi danni al sistema energetico. Bisogner aspettarsi blackout prolungati. Le squadre sono al lavoro, ma i disagi proseguiranno per giorni.

Per neutralizzare i 24 droni, l’Ucraina ha consumato almeno 24 missili da mezzo milione l’uno per un totale di 12 milioni. Per intercettare 47 dei 55 missili russi almeno il doppio. Totale 36 milioni. Dal canto suo, Mosca ha speso appena 1,2 milioni di euro per tutti i droni e una media di 7,5 milioni a missile (calcolata sui 1300 lanciati da febbraio ad aprile). Tirando le somme, la Russia perde finanziariamente la battaglia aerea di ieri. Il Cremlino ha speso 413 milioni per attaccare contro i 36 dall’Ucraina per difendersi. I 300 milioni di differenza, per, hanno fatto altri milioni di danni e la gente oggi ancora al buio. Zelensky gi pensa alla prossima richiesta per difendere la sua gente e contrattaccare: caccia bombardieri F16. Costo unitario dai 15 ai 30 milioni.

26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 22:37)

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