di Rinaldo Frignani
Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal bus in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Eur, con destinazione un centro di accoglienza
Hanno provato a rianimarla per oltre mezz’ora. Un disperato tentativo di evitare la morte di una donna ucraina di 45 anni che era appena giunta a Roma con un pullman dopo un viaggio massacrante attraverso mezza Europa. Ma questa mattina, alle 7.30, Natalia Kretova non ce l’ha fatta. Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal torpedone in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Eur, con destinazione un centro di accoglienza. Accanto a lei i due figli che si era portata dietro, un maschio e una femmina, di 10 e 12 anni, i primi a dare l’allarme dopo aver visto la madre cadere a terra priva di sensi.
Una scena drammatica, con i poliziotti che sono subito giunti sul posto e hanno praticato il primo massaggio cardiaco. Poi sono arrivati anche i medici dell’Ares 118 che hanno tentato di tutto per salvare la donna, anche con un’automedica oltre che con un’ambulanza. Ma non c’è stato purtroppo nulla da fare, mentre i figli assistevano alla scena. Una tragedia. Il padre è rimasto in Ucraina a combattere. I due ragazzi sono stati accompagnati in un centro d’accoglienza a Castel Gandolfo, specializzato nell’assistenza ai minorenni e affidati a una suora che in queste settimane sta aiutando i rifugiati provenienti dall’Ucraina.
18 marzo 2022 (modifica il 18 marzo 2022 | 16:41)
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, 2022-03-18 15:19:00, Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal bus in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Eur, con destinazione un centro di accoglienza, Rinaldo Frignani
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