Ucraina, rifugiata muore davanti ai figli appena arrivata a Roma dopo 30 ore di viaggio in bus

Ucraina, rifugiata muore davanti ai figli appena arrivata a Roma dopo 30 ore di viaggio in bus

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di Rinaldo Frignani

Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal bus in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Ostiense, con destinazione un centro di accoglienza

Hanno provato a rianimarla per oltre mezz’ora. Un disperato tentativo di evitare la morte di una donna ucraina di 45 anni che era appena giunta a Roma con un pullman dopo un viaggio massacrante attraverso mezza Europa. Trenta ore, dal pomeriggio del 16 marzo a venerdì mattina, da Leopoli a Roma, con qualche sosta. Ma lei e i suoi figli provenivano già da Kremenchuk, città industriale dell’oblast’ di Poltava sulle rive del fiume Dnipr, a sud di Kiev. Ma proprio venerdì, alle 7.30, Natalia Kretova non ce l’ha fatta. Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal torpedone in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Eur, con destinazione un centro di accoglienza alla periferia della Capitale. Accanto a lei i due figli che si era portata dietro di 10 e 11 anni, i primi a dare l’allarme dopo aver visto la madre cadere a terra.

Una scena drammatica, con i poliziotti che sono subito giunti sul posto e hanno praticato il primo massaggio cardiaco. Poi sono arrivati anche i medici dell’Ares 118 che hanno tentato di tutto per salvare la donna, anche con un’automedica oltre che con un’ambulanza. Ma non c’è stato purtroppo nulla da fare, mentre i figli assistevano alla scena. Una tragedia. Il padre è rimasto in Ucraina a combattere. I due ragazzi sono stati accompagnati in un centro d’accoglienza a Castel Gandolfo, specializzato nell’assistenza ai minorenni e affidati a una suora che in queste settimane sta aiutando i rifugiati provenienti dall’Ucraina.

Secondo la ricostruzione della polizia, la donna era appena scesa dal pullman insieme con altre persone per sbrigare le pratiche dell’accoglienza. Era stanca, duramente provata dal viaggio, durante il quale aveva stretto amicizia proprio con la religiosa anche lei ucraina, impegnata nell’assistenza dei profughi che va a prendere in Polonia ogni settimana per portarli a Roma. A lei aveva confidato di non avere parenti in Italia e di non sapere per questo dove andare.

«Era disperata soprattutto per i figli», spiegano gli investigatori che adesso attendono l’esito dell’autopsia per capire come proseguire negli accertamenti. Intanto nel bagaglio della 45enne sono stati trovati alcuni farmaci per curare una grave forma di ipertensione. A un certo punto la donna è crollata a terra davanti ai poliziotti accusando forti dolori all’addome. Non ha perso conoscenza, almeno fino all’arrivo del 118: un medico ha provato a soccorrerla e a stabilizzarla prima di portarla all’ospedale San Camillo, ma le condizioni della donna sono peggiorate rapidamente ed è deceduta.

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18 marzo 2022 (modifica il 18 marzo 2022 | 19:02)

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, 2022-03-18 18:06:00, Solo pochi istanti prima aveva salutato con la mano i compagni di viaggio ed era scesa dal bus in piazzale 12 Ottobre 1492, all’Ostiense, con destinazione un centro di accoglienza, Rinaldo Frignani

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