di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online
Le notizie di lunedì 18 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Missili su Leopoli e Dnipro. L’Europa parla di un default della Russia come di «questione solo di tempo»; Mosca replica che questo significherebbe in breve tempo un default anche della stessa Ue
• La guerra in Ucraina è arrivata al 54esimo giorno. I bombardamenti di Mosca continuano: colpite, di primo mattino, sia Leopoli che Dnipro. A Mariupol, gli ucraini continuano a resistere.
• Emergono, dopo giorni, le prime immagini, ancora non verificate, di quella che potrebbe essere la Moskva — la nave ammiraglia della flotta russa — dopo l’attacco missilistico ucraino che ne ha causato l’affondamento. Non è ancora chiaro quanti marinai siano morti nell’attacco ucraino.
• Nella giornata di ieri è scaduto l’ultimatum lanciato ai resistenti («Arrendetevi e avrete salva la vita»): nessuno si è arreso, ma ile truppe filorusse hanno annunciato la morte del comandante dei marines asserragliati in città.
• L’Ucraina ha completato ieri il questionario di adesione all’Ue, primo passo per l’ammissione all’Unione europea.
• L’Europa prepara un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia — il sesto: nel mirino il petrolio russo e la banca Sberbank — e avvisa che «un default di Mosca è solo questione di tempo» (Ursula von der Leyen). Medvedev: «Se succedesse, anche l’Europa farebbe default».
• Intanto, Putin è immerso in una sua «logica di guerra», è «convinto che la Russia stia vincendo» e «non si fida dell’Occidente», dice il cancelliere austriaco che l’ha incontrato giorni fa.
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Ore 08.45 – Secondo l’intelligence britannica, la resistenza di Mariupol ha rallentato l’offensiva russa
La resistenza di Mariupol ha rallentato l’intera offensiva russa in Ucraina, consumando risorse che avrebbero potuto essere impiegate su altri fronti. Lo scrive l’intelligence militare britannica nel suo bollettino quotidiano.
Ore 08.12 – Nei bombardamenti di questa mattina, oltre a Leopoli colpita anche Dnipro
I russi hanno condotto questa mattina alcuni attacchi missilistici anche contro la regione di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Lo ha confermato il governatore Valentyn Reznichenko, secondo cui «il 60 per cento dei missili sono stati abbattuti dal sistema di difesa antiaerea dell’Ucraina».
Ore 08.04 – Missili su Leopoli, colpita anche la stazione centrale
L’allarme aereo è scattato alle 7.44, le 6.44 in Italia. Un’ora dopo il sindaco di Lviv, Leopoli, Andriy Ivanovych Sadovyi, e l’amministrazione militare regionale hanno diramato la loro allerta: la città è stata obiettivo di diversi attacchi missilistici, correte tutti nei rifugi. In un primo momento si parlava di almeno quattro missili, alcuni dei quali sarebbero caduti vicino alla stazione. Più tardi, Maksym Kozytskyi, dell’amministrazione militare, ha poi aggiornato il bilancio a cinque missili. Colpita la stazione centrale, crocevia di migliaia di profughi ogni giorno: ci sarebbero feriti.
Ore 7.40 – Telegram: download da record in Russia per aggirare la censura del Cremlino
Il New York Times dedica un lungo approfondimento alla piattaforma di messaggistica Telegram, la più usata, dai cittadini russi, per aggirare le limitazioni imposte dal governo russo alla stampa. Non a caso, secondo i dati di Sensor Tower, citati dal quotidiano statunitense, Telegram è la app più scaricata in Russia da quando è iniziato il conflitto in Ucraina.
«Telegram è l’unico luogo in Russia dove le persone possono scambiare liberamente opinioni e informazioni, anche se il Cremlino è riuscito a infiltrare alcuni canali», commenta Ilya Shepelin, giornalista del canale televisivo russo indipendente Rain, colpito dalla censura di Mosca. Come ha spiegato Cecilia Mussi sul Corriere , la app — creata nel 2013 dall’imprenditore russo Pavel Durov, allora 29enne — permette di chattare con una singola persona, ma anche di creare o seguire gruppi dove scambiarsi informazioni via messaggi, video, audio.
Nell’ultimo aggiornamento, rilasciato l’11 marzo, sono state aggiunte anche le dirette streaming. Su Telegram si riescono ancora a raggiungere gli articoli e le notizie di testate giornalistiche bollate come “agenti stranieri” dalla legislazione di Mosca, come Meduza o Mediazzzona. Qui il nostro approfondimento su Telegram.
Ore 6.00 – Le prime immagini del Moskva?
Dopo giorni di mistero, emergono in Rete le prime immagini di quella che potrebbe essere la Moskva — la nave ammiraglia della flotta russa — dopo l’attacco missilistico dell’Ucraina, che ne ha causato la distruzione e l’affondamento. Le foto non sono ancora state verificate, e la loro origine non è ancora chiara. Alcuni esperti hanno twittato che molti dettagli sembrano combaciare, e OSINTtechnical — un account che condivide immagini e informazioni di intelligence open source, ha scritto: «Non posso verificarne l’autenticità, ma questo è un incrociatore di classe Slava, e non penso che ce ne sia stato uno distrutto in questo modo prima» del Moskva.
Reportedly the Moskva on 4/15 pic.twitter.com/HstqXYUQJf
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) April 17, 2022
Another photo of the Moskva pic.twitter.com/251AOogyKB
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) April 17, 2022
Nella giornata di sabato sono emerse le prime immagini dei marinai superstiti: non è chiaro quante siano state le vittime nell’attacco.
Ore 4.16 – Zelensky: «Russia prepara offensiva nell’Est »
Nel suo ultimo video-messaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito di un’imminente offensiva della Russia nella parte orientale dell’Ucraina. «Le truppe russe si stanno preparando per un’operazione offensiva nell’Est del nostro Paese. Che inizierà nel prossimo futuro», ha detto Zelensky. «Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass – ha aggiunto il presidente ucraino -. Distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio mentre le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk».
Ore 2.46 – Nuovo appello a evacuazione da Donbass
Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha invitato i residenti della regione a evacuare al più presto. Secondo quanto riporta la stampa ucraina, l’esponente dell’amministrazione ha avvisato la popolazione che «la prossima settimana potrebbe essere difficile. Potrebbe essere l’ultima in cui abbiamo ancora la possibilità di salvarvi». Nella regione di Lugansk, una delle due repubbliche «autoproclamate» il cui riconoscimento da parte di Mosca è stato la premessa per la guerra in corso, ci sarebbero ancora circa 70 mila civili. Ricordando quanto successo a Mariupol, Gaidai ha aggiunto che «le nostre comunità di Rubizhne, Popasna e Mountain corrono gli stessi rischi».
Ore 2.00 – Zelensky: «Il ritardo di armi è un permesso alla Russia di ucciderci»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere all’Occidente più armi, descrivendo «ogni ritardo» nelle forniture come un «permesso alla Russia di uccidere gli ucraini».
Ore 1.34 – Georgieva (Fmi): «Ottima discussione con Zelensky»
La direttrice operativa del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, ha affermato sul suo profilo Twitter di aver avuto «un’ottima chiamata» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «il continuo sostegno economico da parte dei partner dell’Ucraina è essenziale per gettare le basi per la ricostruzione». Poco prima Zelensky aveva reso noto di aver discusso con la Georgieva le modalità per «garantire la stabilità finanziaria dell’Ucraina e i preparativi per la ricostruzione postbellica», aggiungendo di essere sicuro che la cooperazione tra l’Fmi e Kiev «continuerà a essere fruttuosa».
Ore 1.26 – Mariupol, russi chiudono la città in ingresso e in uscita
Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che la città assediata sarebbe stata chiusa all’ingresso e all’uscita lunedì, avvertendo che gli uomini che restano in città «saranno controllati» per essere «ricollocati». Lo riporta la Cnn, che ha sottolineato di non aver potuto verificare la dichiarazione in modo autonomo. Il consigliere su Telegram ha detto anche che i russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all’interno della città assediata e ha pubblicato una foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi.
Ore 1.05 – Isw Usa: «Improbabile a breve grande attacco russo a Est»
Si fa meno probabile l’ipotesi che l’esercito russo riesca a «condurre una grande offensiva a Est nei prossimi giorni». Lo scrive nel suo aggiornamento quotidiano l’istituto di analisi Usa Isw, uno dei punti di riferimento degli studi militari e strategici che segue con molta attenzione quanto accade in Ucraina fin dai primi giorni dell’invasione russa. «Le forze russe in via di schieramento nell’Est dell’Ucraina continuano ad avere problemi di morale e di approvvigionamenti e sembra improbabile che intendano o siano in grado di condurre una grande ondata offensiva nei prossimi giorni», scrive l’Institute for the Study of War.
Ore 0.43 – Ong: «150 bimbi strappati ai genitori e portati via da Mariupol con la forza»
Un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori. «L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo», ha affermato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, riferisce Ukrinform.
Lunedì, ore 00.31 – intelligence Kiev;: «Improbabile l’uso di armi nucleari»
Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, ritiene improbabile l’uso di armi nucleari da parte della Russia. Lo ha detto parlando al Telethon, ripreso dai media ucraini. «Calmatevi tutti, è solo una minaccia. È un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia utilizzerebbe armi nucleari solo in caso di minaccia concreta al territorio russo.
Ore 23.14 – Kiev: Mariupol continua a lottare ma non esiste più
La città di Mariupol «non esiste più» dopo oltre un mese d’assedio da parte della Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista alla Cbs. «La situazione a Mariupol è terribile da un punto di vista militare e umanitario. La città non esiste più», ha spiegato sottolineando che «quel che resta dei soldati ucraini e dei civili sono circondati dalle forze russe» «Continuano a lottare ma da come si comportano le forze di Mosca sembra che vogliano radere al suolo la città ad ogni costo», ha detto ancora Kuleba.
Ore 23 – Madre membro equipaggio Moskva: morti in 40 sulla nave
Sull’incrociatore russo Moskva, affondato giovedì scorso nelle acque del Mar Nero, sarebbero morti 40 marinai russi, e molti altri sarebbero rimasti feriti, in gran parte con gli arti mutilati. A raccontarlo alla Novaya Gazeta Europe, versione internazionale dello storico giornale indipendente russo per cui lavorava Anna Politovskaya, è la madre di un membro dell’equipaggio sopravvissuto, mentre dalle fonti ufficiali russe continua a non trapelare alcun dato sulle perdite. L’Ucraina sostiene di avere colpito la nave con dei missili, mentre secondo la Russia a causare il naufragio sarebbe stata un’ esplosione accidentale a bordo.
18 aprile 2022 (modifica il 18 aprile 2022 | 08:46)
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, 2022-04-18 04:31:00, Le notizie di lunedì 18 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta: l’Europa parla di un default della Russia come di «questione solo di tempo»; Mosca replica che questo significherebbe in breve tempo un default anche della stessa Ue, Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online