Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Nuovo ultimatum della Russia, accordo su un corridoio umanitario a Mariupol

Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Nuovo ultimatum della Russia, accordo su un corridoio umanitario a Mariupol

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di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

Le notizie di mercoledì 20 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Nella notte tra martedì e mercoledì le bombe sono arrivati a Mykolaiv. Continua l’offensiva russa nel Donbass e gli ultimi resistenti lanciano sui social un disperato appello: sono le nostre ultime ore, aiutateci. Gli Usa invieranno ancora più armi a Kiev e la Cina replica: così non ci sarà la pace.

La guerra in Ucraina è arrivata al 56esimo giorno, ed è entrata nella seconda fase con l’offensiva di larga scala russa contro l’est dell’Ucraina, alla conquista del Donbass.

• Nuovo ultimatum di Mosca a Mariupol ma il battaglione Azov, che resiste nell’acciaieria Azovstal, non si arrende.
Tra i civili intrappolati nei sotterranei ci sono anche dozzine di bambini.

Ultime tragiche notizie da Mariupol e dall’acciaieria Azovstal: resisteremo fino alla morte, per ognuno di noi almeno dieci russi. E il Cremlino lancia un nuovo ultimatum: liberate l’area entro le 13 o attaccheremo. Il vice primo ministro Vereshchuk ha intanto annunciato l’intesa su un nuovo corridoio umanitario.

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Ore 8.27 – C’è un accordo su un corridoio umanitario a Mariupol, oggi

«Siamo riusciti a trovare un accordo preliminare (con i russi) su un corridoio umanitario per evacuare donne, bambini e anziani da Mariupol»: lo ha riferito su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

Ore 8.17 – Kiev, il numero dei bimbi morti è stabile a 205

Resta stabile il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumentano quelli feriti. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore generale di Kiev. «La mattina del 20 aprile, il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato: 205. Il numero dei feriti è cresciuto a 373» (erano 367 ieri), riferisce l’Ufficio del Procuratore su Telegram.

Ore 7.57 – Il giallo della presenza di Mosca al G20 di Washington

(Federico Fubini) Per anni il G20 è stato il salotto buono della globalizzazione, lo spazio entro il quale i leader dei venti Paesi che racchiudono il 90% del prodotto lordo e due terzi della popolazione mondiale cercavano di affrontare i grandi problemi: la crisi finanziaria, il cambio climatico, i grandi flussi migratori. Poi è arrivata la guerra in Ucraina. E per la prima volta dal 2009 stamattina a Washington il G20 non si troverà solo davanti a una questione che non è in grado di affrontare, ma a una frattura fra i suoi soci che minaccia di distruggerlo .Nessuno in questo momento sa dire come e per quanto tempo i delegati occidentali accetteranno di prendere parte a una discussione aperta anche alla Russia. Eppure il tempo stringe. Oggi e domani è previsto il vertice dei ministri economici e dei banchieri centrali del Gruppo dei Venti, durante la settimana di incontri di primavera del Fondo monetario internazionale. È il primo nel suo genere, da quando Vladimir Putin ha scatenato l’aggressione dell’Ucraina. E la portata simbolica dell’appuntamento di oggi a Washington non sfugge a nessuno. Qui l’articolo completo.

Ore 7.53 – Aumenta la presenza militare russa al confine est, dice l’Intelligence britannica

La presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina continua ad aumentare, mentre i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando: lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Secondo i servizi britannici, inoltre, è probabile che l’attività aerea russa nell’Ucraina settentrionale rimanga contenuta dopo il ritiro di Mosca dal nord di Kiev. Tuttavia, esiste ancora il rischio di attacchi con armi di precisione contro obiettivi chiave in tutta l’Ucraina. Gli attacchi russi contro le città del Paese, conclude il rapporto, mostrano l’intenzione di Mosca cercare di interrompere il flusso dei rinforzi e delle armi ucraine nell’est del Paese.

— Ministry of Defence ?? (@DefenceHQ) April 20, 2022

Ore 7.34 – Colpiti i tralicci dell’elettricità a Mykolaiv

(Marta Serafini) Questa notte Mykolaiv è stata bombardata di nuovo e per tutta la notte sono andati avanti colpi di artiglieria. Ieri sono stati colpiti anche i tralicci dell’elettricità in città. Stanno bombardando anche a nord, hanno colpito di nuovo Bastianka e stanno riprovando la mossa a uncino su Mykolaiv, come all’inizio della guerra. Pare stiano sorvolando la zona con elicotteri. È la strategia usata in Siria: assedio sui civili e il bombardamento a tappeto.

Ore 6.12 – Nuovo ultimatum della Russia per liberare l’acciaeria di Azovstal

La Russia ha emesso un nuovo ultimatum per la resa degli ucraini che si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo che il precedente ultimatum è stato ignorato. «Le forze armate russe, sulla base di principi puramente umanitari, propone di nuovo ai combattenti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari di cessare le loro operazioni militari dalle 14 ora di Mosca (le 13 ora italiana ndr.) del 20 aprile e di deporre le armi», fa sapere il ministero della Difesa russo. Si ritiene che negli impianti Azovstal si trovino soldati ucraini, combattenti del battaglione Azov e anche civili. Al momento non c’è nessuna risposta da parte delle truppe ucraine, ma hanno ripetutamente promesso di non arrendersi.

Ore 5.08 – Cina all’Onu, no blocco beni a Russia e invio armi

La Cina ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché «minano la stabilità internazionale» e «l’economia mondiale». Inoltre le forniture di armi «non porteranno pace». La posizione di netta contrarierà di Pechino alle iniziative dell’Occidente è stata espressa dall’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun. «Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi — ha detto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza — violano la sovranità. Va eliminato l’impatto negativo delle sanzioni». Secondo la Cina la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, per «evitare» un effetto domino su tutte le economie mondiali. Il rappresentante di Pechino ha lanciato un appello ad astenersi dall’invio di armi in Ucraina: «Continuare a farlo — ha aggiunto — non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria».

Ore 3.58 – Capo difensori Azovastal: ultimi giorni se non ore

Le truppe ucraine
asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo «gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno». Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: «Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo».

Ore 3.26 Comandante dei difensori di Mariupol: noi non ci arrenderemo

«Non deporremo le armi». Il comandante delle ultime forze ucraine a Mariupol, in un’intervista al Washington Post, ha annunciato che i suoi soldati non si arrenderanno, «nemmeno quando le forze russe si avvicineranno con una raffica di fuoco costante». La 36a brigata marina, l’ultima roccaforte dell’Ucraina a Mariupol, ha finora resistito nonostante fosse ampiamente in inferiorità numerica: il maggiore Serhiy Volyna ha detto al Post che lui e i suoi soldati continueranno «a condurre operazioni di combattimento e a completare i nostri compiti militari fintanto che li riceviamo … Non deporremo le nostre armi». I soldati russi usano costantemente «aviazione, artiglieria e artiglieria navale di vari sistemi» e cercano di «condurre azioni d’assalto con la copertura di carri armati e veicoli da combattimento di fanteria», ha detto Volyna, secondo cui nell’acciaieria di Mariupol, dove stanno cercando rifugio soldati e centinaia di civili, almeno 500 persone sono ferite. «È nel seminterrato dove le persone marciscono. Non ci sono farmaci», ha detto. «Speriamo vivamente che il presidente Biden ci ascolti e ci aiuti a risolvere la nostra situazione», ha aggiunto Volyna. «Combattiamo fino all’ultimo, ma abbiamo pochissimo tempo a disposizione».

Major Serhiy Volyna of the 36th Separate Marine Brigade, whose soldiers have been holding out in the Azovstal Iron and Steel Works against a Russian force that vastly outnumbers them, tells The Post he will not surrender. https://t.co/DW48aDGvag

— The Washington Post (@washingtonpost) April 20, 2022

Ore 3.20 Trudeau, Canada darà artiglieria pesante a Kiev

«Il Canada invierà artiglieria pesante in Ucraina», ha detto in una conferenza stampa il primo ministro canadese Justin Trudeau citato dall’agenzia Ukrinform. «Siamo stati in stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sin dall’inizio e siamo molto sensibili a ciò di cui hanno specificatamente bisogno», ha affermato Trudeau. Gli ucraini «stanno combattendo per i valori che sono alla base di cosi’ tante nostre società libere e democratiche. Ecco perché il mondo deve continuare a farsi avanti, perché il Canada continua a stare con l’Ucraina», ha sottolineato il primo ministro. Il bilancio statale del Canada di quest’anno — ricorda Ukrinform — prevede oltre 400 milioni di dollari in assistenza alla difesa all’Ucraina.

Ore 2.36 – Aiea, ripristinate comunicazioni con centrale Chernobyl

Le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)e la centrale nucleare di Chernobyl sono state ripristinate, a oltre un mese dalla presa della centrale da parte delle forze russe. Lo annuncia in una nota il direttore generale di Aiea Rafael Mariano Grossi. «Non era una situazione sostenibile ed è un’ottima notizia che l’autorità di regolamentazione ora possa contattare direttamente l’impianto quando necessario», ha affermato Grossi.Secondo quanto comunicato da Grossi, ci sarà una missione di esperti dell’Aiea nel sito di Chernobyl alla fine di aprile per valutare la sicurezza, fornire attrezzature essenziali e riparare i sistemi di monitoraggio a distanza dell’Agenzia.


Ore 2.34 – Regno Unito fornirà anche missili Brimstone

Tra gli ultimi armamenti che il Regno Unito intende inviare all’Ucraina figurano anche missili antinave, lanciamissili corazzati e i razzi britannici Brimstone da montare su veicoli. Lo ha spiegato il premier Boris Johnson, citato dal Guardian. I Brimstone – ricorda il sito web del quotidiano londinese – sono stati precedentemente utilizzati dalle forze britanniche in Libia e Siria e sono generalmente lanciati da aerei a reazione; sono usati contro bersagli terrestri e marittimi in rapido movimento.

Ore 1.47 – Media ucraini, esplosioni udite a Mykolaiv

Esplosioni udite a Mykolaiv durante la notte. Lo riferisce il quotidiano Kiev Independent, spiegando che il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich ha chiesto ai residenti di stare lontani dalle finestre e di dirigersi verso i rifugi più vicini.


Ore 1.38 – Aviazione, distrutti 9 bersagli russi

Nove «bersagli aerei» russi sono stati abbattuti dall’aviazione ucraina, secondo quanto riporta l’aeronautica militare citata dal Kiev Independent. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto un aereo, un elicottero, un missile e cinque mezzi a pilotaggio remoto.


Ore 00.51 – Zelensky, situazione a Mariupol resta brutale

La situazione a Mariupol rimane «brutale», afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che le forze russe stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni dalla citta’. Nel suo ultimo videomessaggio, il leader dell’Ucraina ha annunciato anche di aver firmato un decreto per onorare le forze armate ucraine che difendono Mariupol. Nelle ultime ore l’intensita’ del fuoco russo sulle regioni di Kharkiv e del Donbass è «aumentata in modo significativo», secondo Zelensky.


Ore 00.27 – Twitter sospende account Forza Armate di Kiev

Twitter ha sospeso l’account ufficiale delle Forze Armate Ucraine. Al momento il profilo è infatti non accessibile, senza foto e con solo una pagina bianca con la scritta ‘Account sospeso. Sospendiamo gli account che vìolano le Regole di Twitter’


Ore 00.02 – New York Times: da Usa nuovo pacchetto di armi a Kiev da 800 milioni

Il presidente americano Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina nei prossimi giorni, di importo uguale a quello appena varato: 800 milioni di dollari. Lo riferisce una fonte informata al New York Times senza specificare quali mezzi faranno parte del nuovo invio. Qualche ora fa il presidente americano aveva parlato dell’invio di altra artiglieria alle forze di Kiev.

20 aprile 2022 (modifica il 20 aprile 2022 | 08:45)

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, 2022-04-20 06:42:00, Le notizie di mercoledì 20 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Nella notte tra martedì e mercoledì le bombe sono arrivati a Mykolaiv. Continua l’offensiva russa nel Donbass e gli ultimi resistenti lanciano sui social un disperato appello: sono le nostre ultime ore, aiutateci. Gli Usa invieranno ancora più armi a Kiev e la Cina replica: così non ci sarà la pace. , Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

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