Ucraina, salta la missione umanitaria dei 30 parlamentari italiani: «Rischio di diventare obiettivi sensibili»

Ucraina, salta la missione umanitaria dei 30 parlamentari italiani: «Rischio di diventare obiettivi sensibili»

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di Claudio BozzaDopo l’altolà della Farnesina stop alla missione a Leopoli della Comunità Papa Giovanni XXIII. Si fermano gli eurodeputati Bonafè e Majorino. Anche il M5S frena: «Meglio non andare allo sbaraglio»

Incolumità personale a grave rischio, oltre a quello di diventare veri e propri «obiettivi politici», con il pericolo di una escalation
. Sono questi i motivi che hanno fatto saltare la missione umanitaria in Ucraina a cui avrebbero dovuto partecipare una trentina tra deputati
, senatori ed eurodeputati italiani. Prima il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva sconsigliato ai parlamentari, in maniera piuttosto perentoria, di recarsi nei territori di guerra visto l’alto il rischio di «rappresentare un obiettivo sensibile» dei russi, e non solo. Poi la missiva della Farnesina era stata ulteriormente rafforzata dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e da quello della Camera. «Ho già fatto chiamare tutti i presidenti dei gruppi parlamentari per sconsigliare il viaggio in Ucraina — le parole di Roberto Fico —. Da presidente di Montecitorio chiedo di non partecipare, se possibile. Poi spetta alla buona volontà di ognuno».

Solo dopo questa triplice allerta è saltata la missione che la Comunità Papa Giovanni XXIII, previa lettera di adesione inviata ai membri delle due Camere, aveva organizzato con partenza 18 marzo, destinazione Leopoli: «La delegazione — erano le indicazioni dell’associazione cattolica — sarà accompagnata da una scorta civile non violenta ed avrà come obiettivo principale quello di essere al fianco della popolazione e creare uno spazio di evacuazione dei civili ucraini intrappolati sotto il fuoco dell’esercito russo. In particolare intendiamo raggiungere un gruppo di trenta bambini orfani per evacuarli».

Gianpiero Cofano, segretario della comunità, tende a precisare che «si tratta solo di uno slittamento di una decina di giorni per organizzare la missione umanitaria in maniera più dettagliata e sicura». Ma dopo il pressante monito degli Esteri sono iniziati ad arrivare una lunga serie di passi indietro. «L’appello della Farnesina a non andare? — dice l’eurodeputata dem Simona Bonafè —. Abbiamo il dovere di tenerlo in considerazione. E credo che la stessa fondazione si sia presa del tempo per decidere». Le fa eco il collega Pierfrancesco Majorino, che proprio oggi sarebbe dovuto entrare a Leopoli: «Stasera mi limiterò ad andare al confine dal lato polacco, perché la Farnesina mi ha consigliato con forza di non farlo — spiega al Corriere —. Non sono un esperto di questioni tecniche di sicurezza, quindi lascio a loro le valutazioni. Vado a incontrare una serie di realtà per la gestione dei profughi. Ma qualcosa dovremo pur fare: in Ucraina ci dovrebbero andare innanzitutto i capi del governo europeo per mostrare vicinanza a un popolo aggredito e cercare di favorire i negoziati di pace».

Fonti diplomatiche, inoltre, evidenziano: «Fermare questa missione è una scelta saggia: cosa potrebbe succedere se un parlamentare italiano fosse anche solo ferito da un ordigno russo? Si innescherebbero meccanismi molto pericolosi». È anche sulla scorta di questi ulteriori rischi che anche il medico e deputato del M5S Nicola Grimaldi ha aggiustato la rotta: «Stiamo riflettendo sul da farsi. Ma la parte importante la deve fare la diplomazia, perché ritengo corretto non andare allo sbaraglio mettendo a repentaglio la vita di più persone»; mentre Sergio Romagnoli, senatore pentastellato, aveva già annunciato un passo indietro. Gli fa eco il senatore del Pd Serse Soverini: «Ribadisco, a scanso di equivoci, che non parteciperò alla missione e seguirò le direttive del ministero». Da destra, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida fa sapere: «Nessun parlamentare del nostro gruppo ha aderito».

16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 12:21)
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, 2022-03-16 11:21:00, Dopo l’altolà della Farnesina stop alla missione a Leopoli della Comunità Papa Giovanni XXIII. Si fermano gli eurodeputati Bonafè e Majorino. Anche il M5S frena: «Meglio non andare allo sbaraglio», Claudio Bozza

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