Ucraina, Salvini: «Andrò al confine polacco». Saltata udienza Open arms

Ucraina, Salvini: «Andrò al confine polacco». Saltata udienza Open arms

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di Adriana Logroscino e Franco Stefanoni«Possibile che non ci sia nessuno che lavori alla mediazione?». Il leader della Lega auspica una marcia della pace e va dall’ambasciatore russo per chiedergli «il cessate il fuoco». A Palermo udienza rinviata per salute di un giudice

«Andrò al confine polacco con l’Ucraina». Queste le parole di Matteo Salvini ai suoi parlamentari, nel corso della riunione di questa mattina al teatro Umberto a Roma. Aggiungendo poi: «Non mi interessa fare passeggiate
, se posso fare qualcosa di utile, significativo, importante lo farò. Ci stiamo lavorando, con tutte le difficoltà che raggiungere uno scenario di guerra, comporta».
Ieri il leader della Lega, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dove aveva presentato un sondaggio su guerra ucraina e italiani, aveva già fatto sapere che era allo studio l’ipotesi di una trasferta nella zona di guerra, per «frapporsi tra le bombe e il popolo, tra il popolo e i missili», auspicando un marcia della pace, «magari lanciata dal Santo Padre». Ora dice: «Possibile che non ci sia nessuno che lavori alla mediazione?». Successivamente, prima di recarsi all’ambasciata ucraina per un colloquio con l’ambasciatore e per solidarietà al Paese, Salvini ha incontrato l’ambasciatore russo: «Ho chiesto il cessate il fuoco e lo farò anche con l’ambasciatore cinese».

Raggiunta l’ambasciata dell’Ucraina, Salvini ha dunque ribadito di essere sempre per la pace, e riferendosi all’intenzione di raggiungere il confine polacco-ucraino, ha detto: «Stiamo lavorando con le istituzioni per
risolvere problemi non per crearne. Operiamo già in queste ore per portare bimbi e famiglie in Italia, per dare loro ospitalità degna. Se sarà logisticamente possibile (raggiungere il confine, ndr) nelle prossime ore avrete informazioni. Ho sentito il nostro ambasciatore a Leopoli. Uno scenario di guerra richiede estrema cautela. Intanto siamo pronti per portare il nostro contributo: stiamo lavorando per portare in Italia persone che hanno bisogno, e per portare al confine con l’Ucraina beni di prima necessità. Questo possiamo fare, accogliere chi scappa da una guerra vera, da bombe vere, e lavorare per il dialogo e la pace. Chiedere il cessate il fuoco, tutti insieme». Salvini si è rivolto ai responsabili di quanto sta accadendo: «Chi ha scatenato la guerra si fermi. Col nucleare bastano due secondi perché sia troppo tardi».

Già all’incontro con i parlamentari, il segretario leghista aveva spiegato che l’obiettivo
è «organizzare un’accoglienza efficace delle famiglie ucraine con particolare riferimento a «quelle con bimbi anche in età scolare». «Dobbiamo garantire scuola, cure, casa e assistenza alle famiglie che stanno arrivando con particolare riferimento ai bimbi». Nei giorni scorsi Salvini si era detto contrario all’invio di armi letali in Ucraina, ribadendo inoltre: «La Russia ha torto, chi inizia la guerra ha sempre torto». Nel frattempo, l’udienza del processo Open Arms in programma per domani, all’aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove Salvini era atteso perché accusato di sequestro di persona nell’agosto 2019 (quand’era ministro dell’Interno) per non aver fatto attraccare una nave carica di profughi, è stata rimandata all’8 aprile. Il rinvio del processo è stato determinato da problemi di salute di uno dei componenti del collegio giudicante.

3 marzo 2022 (modifica il 3 marzo 2022 | 12:50)
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, 2022-03-03 17:17:00, «Possibile che non ci sia nessuno che lavori alla mediazione?». Il leader della Lega auspica una marcia della pace e va dall’ambasciatore russo per chiedergli «il cessate il fuoco». A Palermo udienza rinviata per salute di un giudice, Photo Credit: , Adriana Logroscino e Franco Stefanoni

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