Il punto militare 365 | Secondo gli Stati Uniti, la resistenza non deve disperdere le forze, ma usare al meglio gli equipaggiamenti. Dalla guerra lunga allo scenario coreano, fino alla trattativa, gli esperti si interrogano sulla durata del conflitto:
Grandi manovre attorno all’agenda Ucraina. La Nato studia come sostenerla in modo pi efficace mentre gli Stati Uniti premono su Zelensky perch insegua obiettivi raggiungibili senza disperdere forze. Si guarda lontano, per capire dove sia la fine della crisi.
La Casa Bianca — secondo il Washington Post — ha trasmesso un messaggio chiaro a Kiev. Vi daremo il massimo supporto, avrete nuove armi ma dovete cercare successi possibili.
La nota stata comunicata da diplomatici e dal capo della Cia, William Burns, nei contatti diretti. Washington sta per chiedere un altro maxi-pacchetto in equipaggiamenti in vista delle operazioni di primavera/estate forse uno degli ultimi di questa consistenza. L’amministrazione Biden teme il freno dei repubblicani al Congresso cos come la stanchezza europea.
Per questo insiste con la resistenza affinch usi al meglio cannoni, tank, Himars e fa trapelare la contrariet per alcune scelte dei generali di Zelensky, a cominciare dalla difesa ad oltranza di Bakhmut.
Le fonti del quotidiano aggiungono due punti
:
– impensabile al momento una liberazione della Crimea;
– gli ucraini scelgano i fronti dove hanno possibilit di vittoria ed evitino di bruciare mezzi e soldati in operazioni troppo ambiziose.
Avviso accompagnato dall’immancabile nota che spetta allo Stato sovrano decidere, per gli fanno sapere che alla lunga potrebbero sorgere dei limiti nonostante la determinazione del presidente nell’andare avanti.
I segnali dalle rive del Potomac si intrecciano a quelli dei partner atlantici
impegnati con una serie di riunioni.
Sono alla ricerca di un migliore coordinamento per assistere Kiev, dalle munizioni ai tank. Le promesse devono diventare realt superando ostacoli tecnici, frenate politiche, interrogativi, esigenze di sicurezza nazionale. Per avere un’idea: i tempi di attesa per produrre proiettili d’artiglieria sono tra i 12 e 28 mesi.
Il Pentagono ha spiegato che, in caso di un s, non potrebbe dare subito i famosi razzi a lungo raggio (300 km) perch ne ha pochi, non pu privarsene e dunque servirebbe realizzarli ex novo.
Inoltre, prima o poi, gli alleati dovranno decidere se dotare di caccia l’Ucraina. Al momento c’ una disponibilit di alcuni Paesi, nessun passo concreto: ritenuto prematuro e vogliono evitare escalation. La posizione potrebbe cambiare se gli invasori dovessero avere successi importanti, sviluppo ritenuto possibile da alcuni osservatori e messo in dubbio da altri.
Nella conferenza stampa di oggi i vertici della difesa statunitense hanno ribadito come il livello dell’Armata di Putin sia sempre basso, un apparato che si trascina dietro i suoi guai. Ci non impedisce che possa arrivare a vittorie tattiche.
Visione ribaltata dal partito convinto che i tempi lunghi favoriscano il neo-zar.
Numerosi esperti intervistati da Defense News sono apparsi molto pessimisti sulla durata della crisi. In sintesi.
1) Possono trascorrere mesi se non anni prima che i contendenti si fermino.
2) Le due capitali non sono disposte a cedere territori e simboli, la Crimea vale per entrambi.
3) Una situazione coreana: non c’ guerra totale, non c’ pace, resta una tensione perenne con lampi bellici.
4) I nuovi armamenti per Kiev sono importanti, per dovranno usarli in modo adeguato e disporre di scorte abbondanti ( lo stesso tema delle munizioni). Chi preme per mezzi ancora pi potenti lo fa sostenendo che l’Occidente ha sottostimato fin dall’inizio le capacit degli ucraini.
5) Il capo di Stato Maggiore statunitense Mark Milley si detto convinto che vi sar l’apertura di un negoziato, in quanto nessuno dei due nelle condizioni di prevalere. un auspicio naturale che probabilmente risente anche di una visione pragmatica: il conflitto non pu essere infinito.
14 febbraio 2023 (modifica il 14 febbraio 2023 | 22:30)
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