(LaPresse) I residenti di Bucha raccontano il dramma vissuto per oltre un mese nella cittadina alle porte di Kiev, teatro di violenti combattimenti tra le forze russe e ucraine e di un massacro di civili scoperto dopo il ritiro dell’esercito di Mosca. Alcuni di loro mercoledì 6 aprile sono tornati per le strade di Bucha per verificare i catastrofici danni subiti da case e infrastrutture.
Vladyslava Liubanets ha spiegato in lacrime come sia stata costretta a vivere, assieme ai suoi figli, in uno scantinato per 35 giorni: «Non c’erano informazioni, i telefoni non funzionavano, sparavano tutto il tempo e i miei bambini aveva freddo: li ho abbracciati tutto il tempo». Le telecamere hanno immortalato anche il momento in cui Vladyslava ha potuto riabbracciare la sorella, che vive in un quartiere vicino ma che non ha potuto vedere per 42 giorni.
, 2022-04-07 21:25:00, Vladyslava Liubanets in lacrime racconta: «Spesso senza cibo e acqua, al freddo e al buio. Siamo stati abbracciati tutto il tempo»,