La Ue avverte: vigileremo sulla Quota Sud del Pnrr. Spesi 283 milioni di euro

Spread the love

sviluppo Mezzogiorno, 9 settembre 2022 – 07:42 Pedicini: accolta la petizione dei sindaci meridionali. Smaltimento, Bruxelles boccia ancora la Campania di A. A. L’Unione europea vigilerà sulla distribuzione delle risorse assegnate all’Italia per colmare i divari socio-economici, digitali ed ambientali attraverso il Piano di ripresa e resilienza, a garanzia soprattutto della quota del 40 per cento prevista per il Mezzogiorno. Lo riferisce l’europarlamentare campano del Gruppo Greens/Efa Piernicola Pedicini: «Abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per il Sud e per il Paese. Con la decisione, da parte della Commissione Petizioni del Parlamento europeo, di vigilare sulla equa ripartizione dei fondi del Pnrr in Italia, abbiamo compiuto un passo avanti importante per la salvaguardia e il rilancio del Sud. Abbiamo ricordato all’Europa — ha sottolineato Pedicini — che riscattando e rilanciando il Mezzogiorno d’Italia, possiamo far ripartire tutti i settori produttivi, efficientare i servizi e creare nuova occupazione. Chiediamo che sia rispettato il vincolo di destinazione del 40% delle risorse assegnate alle regioni del Sud e siano raggiunti gli obiettivi di Coesione territoriale». Sono all’incirca 500 i sindaci del Sud che hanno sottoscritto la petizione alla Ue, tra i quali, in Campania, come riferisce Pedicini, quelli di «Napoli, Salerno, San Giorgio a Cremano, Afragola, Agropoli, Scafati, Somma Vesuviana, Marano di Napoli, Sirignano, Eboli, Vairano Partenora, Sparanise, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Boscoreale, Caianello, Teano, Casoria, Casalnuovo». L’appelloI sindaci che hanno firmato non chiedono altro che essere messi in condizione di spendere i fondi. «Perché questo sia possibile — ha specificato l’europarlamentare nel corso della conferenza stampa a Bruxelles — bisogna garantire loro anche le risorse umane e le necessarie competenze, superando il gap con amministrazioni del Centro-Nord, dove il numero di dipendenti e funzionari pubblici, in relazione al numero di abitanti, è quasi il doppio rispetto a quello dei nostri Comuni. Una carenza che, se non colmata, produrrà un effetto tristemente noto: daremo più risorse ai territori più ricchi e molte meno a quelli più poveri. E spiace dover constatare come in questa campagna elettorale il tema del Sud sia finito nelle retrovie. Ed è ancor più inquietante ascoltare il leader di uno dei partiti della coalizione che, in tutta probabilità, andrà al governo, proporre l’Autonomia differenziata come primo punto». I rifiutiIntanto, la Commissione europea boccia ancora l’Italia per la gestione dei rifiuti. Nel suo rapporto sull’attuazione delle regole Ue a tutela dell’ambiente scrive: «Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni nella gestione dei rifiuti urbani, in particolare con l’aumento stabile e costante del riciclaggio e del compostaggio, il settore italiano dei rifiuti continua a presentare notevoli carenze». Tra queste figurano la causa relativa alle discariche e il «caso Campania», cone le relative ammende comminate dalla Corte di giustizia. Per il «caso Campania», come si sa, nel 2015 la Corte di giustizia Ue ha inflitto all’Italia una multa da 20 milioni una tantum e 120 mila euro per ogni giorno di ritardo nell’attuazione delle misure richieste. Fino a luglio scorso, fanno sapere da Bruxelles, «sono state versate rate per le sanzioni relative alla Campania fino a 283 milioni di euro». Mentre la Regione si appresta ad inaugurare lunedì un nuovo impianto per lo smaltimento delle ecoballe a Giugliano, dove è accumulata buona parte dei 5 milioni di tonnellate di rifiuti impacchettati. Nel dicembre 2014, poi, la Corte ha condannato l’Italia a pagare per oltre 218 discariche illegali, un forfait di 40 milioni più un importo iniziale fissato in 42,8 milioni dal quale sono detratte somme per ciascuna discarica messa a norma. «Nell’aprile 2022 l’Italia stava ancora pagando ammende per 29 discariche irregolari, il 75 % delle quali nel Meridione». Le speranze sono nel Pnrr, che — ricorda la Commissione — prevede «una strategia nazionale per l’economia circolare e un programma nazionale di gestione dei rifiuti, oltre a investimenti faro al sostegno del riciclaggio che dovrebbero migliorare l’attuazione sul campo delle norme ambientali». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 9 settembre 2022 | 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-09 07:49:00, Pedicini: accolta la petizione dei sindaci meridionali. Smaltimento, Bruxelles boccia ancora la Campania,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.