Ue, dal 2035 stop a vendita di motori   benzina e diesel.  Passa la norma «salva Ferrari»

Ue, dal 2035 stop a vendita di motori benzina e diesel. Passa la norma «salva Ferrari»

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di Claudio Del Frate 08 giu 2022

Stop alle auto benzina e diesel entro il 2035: sì dell'Europarlamento

Il parlamento europeo ha approvato lo stop ai motori termici entro il 2035. La misura faceva parte di un «pacchetto» di misure comunitarie sul clima che puntano a ridurre ler emissioni inquinanti del 55% e per questo denominato «Fitfor55» . A partire dal 2035 non sarà più consentita la vendita di tutti i veicoli alimentati a benzina o diesel. L’emendamento ha ottenuto 339 voti a favore e 249 contrari; 24 gli astenuti.

Passa invece (contrariamente a quanto si era appreso in precedenza) l’emendamento «salva Ferrari» firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti per prolungare la deroga alle regole Ue sugli standard di emissione della CO2 di cui beneficiano i produttori di nicchia. La plenaria ha concesso una deroga per i piccoli produttori di auto (da 1000 a 10mila l’anno) e furgoni (da 1000 a 22mila) fino al 2036. L’emendamento era stato presentato con il chiaro obiettivo di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell’Emilia-Romagna, in particolare proprio quelle del Cavallino e della Lamborghini.

* Il provvedimento «zero emissioni» entrerà automaticamente in vigore? No, perché una volta approvato definitivamente, il provvedimento diverrà oggetto di una ulteriore fase negoziale a cui parteciperanno anche i governi dei singoli Paesi.

* Quali saranno le conseguenze sull’economia? Lo stop ai veicoli diesel e benzina avrà un impatto enorme su tutto il settore dell’industria dell’automobile che entro quella scadenza dovrà profondamente riconvertirsi. In Italia anche il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva mostrato perplessità e si era augurato che gli europarlamentari avrebbero fatto ricorso a una dose di realismo nel mettere a punto l’applicazione della norma. Matteo salvini ha immediatamente definito il voto odierno «un regalo alla Cina». Lega e Fratelli d’Italia avevano annunciato il loro voto contrario. Enrico Letta aveva schierato invece il Pd nettamente a favore dell’intero «Fitfor55».

* Ci sono altri punti controversi? Quello sulle «zero emissioni» era il punto più spinoso dell’intero «pacchetto»; ma in precedenza l’assemblea di Strasburgo aveva bocciato alcuni dei passaggi di «Fitfor55», in particolare alcune norme che miravano ad introdurre una sorta di «carbon tax» su alcuni prodotti in arrivo da paesi extracomunitari: queste ultime tornano alla commissione ambiente per essere ridiscusse. Stessa sorte per il cosiddetto meccanismo Ets: si tratta del sistema che regola la possibilità da parte degli stati di acquistare da altri le «quote» di Co2 che è possibile disperdere nell’atmosfera senza incorrere in sanzioni. Due settimane fa,il Ppe, con l’appoggio della destra conservatrice, aveva presentato due emendamenti che chiedevano di applicare l’obbligo di emissione zero al 90% del parco auto nel 2035, lasciando ancora sul mercato una quota del 10% di veicoli con motori a combustione interna.

* Cos’è nel suo complesso il «Fitfor55»? «È un progetto dell’Unione europea per garantire un futuro più verde e un minore tasso di inquinamento» spiega un documento un documento di Bruxelles; prende il nome dal traguardo fissato per il 2030: il taglio del 55% di tutte le emissioni inquinanti. È il «pacchetto clima» già presentato nel luglio del 2021 dalla commissione. Tale obiettivo dovrà essere raggiunto attraverso più percorsi . Ad esempio un meccanismo denominato «Carbon border adjustment mechanism» (Cbam):consiste in un sistema per fissare il costo del carbonio che viene impiegato per importare alcuni materiali . L’altra leva su cui «Fitfor55» confida è una crescita dell’energia prodotta da rinnovabili del 40% sempre entro la fine del decennio.

(articolo in aggiornamento)

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, 2022-06-08 19:50:00, L’assemblea di Strasburgo ha approvato la misura contenuta nel «pacchetto» sul clima. Passa l’emendamento che consente a Ferrari e Lamborghini di derogare fino al 2036 ai divieti di emissioni, Claudio Del Frate

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