“Quel che conta veramente è costruire un domani che faccia della sicurezza sul lavoro un elemento talmente radicato nel quotidiano da considerarlo normalità. Per fare ciò è indispensabile educare i giovani sin dalla più tenera età all’idea che c’è lavoro vero solo dove c’è sicurezza, solo in questo modo costruiremo una società più giusta e più sana. La scuola, anche in questo, deve ricoprire un ruolo fondamentale. Ci fa piacere, enorme piacere, che il Ministro Valditara condivide l’idea e noi, come UGL Scuola, siamo pronti a dare il nostro contributo affinché l’istituzione scolastica sappia rispondere adeguatamente a questa primaria esigenza”.
Questa la dichiarazione del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, al termine dell’incontro avuto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Valditara, insieme al Segretario di Federterziario Scuola, Luca Peretti e al Vice Segretario Nazionale UGL Scuola, Giusi Fiumanò.
Nell’incontro, dove sono stati trattati diversi temi, dai finanziamenti per la riqualificazione degli immobili, alla riforma dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (alternanza scuola-lavoro) passando per il progetto della sicurezza stradale nelle scuole, centrale è stato il punto dell’educazione alla sicurezza sul lavoro.
UGL Scuola e Federterziario Scuola hanno unitariamente voluto portare un contributo tangibile con la proposta “Operazione Sicurezza” sottolineando come tale idea sia di fatto “uno strumento utile per creare quel terreno fertile sul quale far fiorire una vera cultura della sicurezza e del rispetto delle regole”.
“La scuola – continua Cuzzupi – deve essere vista nel suo complesso di soggetto costruttore del futuro. Tutta la scuola senza differenza tra il pubblico e privato. Operazione Sicurezza non deve rappresentare solo uno slogan, ma un concetto nuovo e concreto da far fruttare. In questo contesto le linee didattiche devono essere definite in maniera chiara anche su una tale tematica. L’educazione alla Sicurezza sul Lavoro ha necessità di un suo ambito preciso, con programmi legati ai vari cicli di apprendimento. Non può più, la materia, esser lasciata alle intuizioni e alla disponibilità di singoli docenti o Istituti. Occorre definirne il perimetro e individuare il contesto in cui realizzarlo. Come è stato convenuto con il Ministro, qui si gioca molto di quel che sarà il concetto lavoro delle generazioni a venire, qui si gioca molto dell’idea Paese che vogliamo realizzare”.
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