Una decisione improvvisa di una dirigente scolastica ha scatenato un putiferio. Ci troviamo a Trento: la preside di un liceo scientifico ha deciso di far svolgere l’ultimo giorno di scuola a docenti e alunni in didattica a distanza, tramite Meet. A riportarlo Ansa, RaiNews e il giornale locale L’Adige.
Arriva anche un’interrogazione in consiglio provinciale
“Ci siamo salutati oggi, con una festa finale e il concerto, per l’ultima giornata indico ai docenti di collegarsi in Dad” si legge nel messaggio inviato a studenti e famiglie. La motivazione? Si pensa che la preside voglia evitare festeggiamenti alquanto estremi come quelli dell’anno scorso, durante i quali è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per riuscire a garantire la viabilità nelle strade adiacenti al liceo.
Gli studenti non l’hanno presa affatto bene. E sul caso è arrivata anche un’interrogazione in consiglio provinciale presentata dal consigliere Paolo Zanella (Futura) che considera “diseducativa” l’iniziativa della preside “lesiva dei diritti di studenti e docenti di festeggiare assieme l’ultimo giorno di scuola”.
“Mi è stato segnalato da alcuni/e studenti sconcertati del liceo scientifico Da Vinci di Trento e da alcuni/e insegnanti che la dirigente ha deciso di far svolgere l’ultimo giorno di scuola in Dad, di fatto togliendo un momento di celebrazione e di commiato adeguato e importante per loro; pare che lo scorso anno vi siano stati disordini l’ultimo giorno di scuola e che per questo motivo era già stata stabilita dalla dirigente un’uscita da scuola in tre diverse fasce orarie. Non si capiscono quindi le ragioni di questa decisione dell’ultimo minuto”, scrive Zanella.
“L’ultimo giorno di scuola è una festa per tutti”
Oggi, 9 giugno, il giorno dopo la diffusione della comunicazione della dirigente, gli studenti si sono presentati lo stesso davanti l’istituto, dimostrando di disapprovare la decisione. “Siamo qua da stamattina per cercare di fare da mediatori della situazione, per cercare di evitare che sfori in delinquenza e vandalismo”, spiegano i rappresentanti del Da Vinci, presenti nel cortile della scuola. La situazione che si era venuta a creare l’anno scorso, aggiungono, “non era limitata al Da Vinci, senza contare che 30 ragazzi dopo la festa si erano fermati a pulire la zona per far vedere che noi ragazzi non siamo esclusivamente quello. L’ultimo giorno di scuola è un giorno di festa per tutti”. La comunicazione della preside, dicono, “è arrivata ieri alle 14. Anche noi rappresentanti di istituto l’abbiamo saputo ieri, con docenti e studenti. Gli studenti si sono ritrovati a festeggiare l’ultimo giorno di scuola, soprattutto i ragazzi di quinta”.
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