Oggi la premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di portare le vittime di violenza, o i loro parenti, nelle scuole per raccontare la loro esperienza.
Nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, Meloni ha sottolineato come “niente è più educativo” di queste testimonianze.
La ministra della Famiglia e delle Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha anticipato l’introduzione del codice rosso nelle scuole per l’anno scolastico successivo. Questo progetto includerà la presenza di persone che hanno subito violenza, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulle conseguenze della violenza stessa. Roccella ha sottolineato l’importanza di “un confronto diretto” con le vittime per “una consapevolezza crescente” che è essenziale alimentare.
Il ruolo delle testimonianze dirette
Lucia Annibali, avvocatessa sfregiata con l’acido dieci anni fa, ha sottolineato l’importanza delle testimonianze dirette nel contrasto alla violenza. La donna ha affermato che andare nelle scuole e confrontarsi con gli studenti è fondamentale per far comprendere che la violenza non è un fenomeno lontano dalla loro realtà, ma una questione che richiede un’adeguata consapevolezza e prevenzione, annota il Sole 24 Ore.
Iniziative già in atto nelle scuole italiane
Per i dirigenti scolastici queste iniziative non sono una novità, ma sono già in atto nelle scuole italiane. Tuttavia, le parole di Meloni hanno sottolineato l’importanza che la scuola può avere nella lotta contro la violenza sulle donne.
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