di Redazione politicaPiovono i messaggi di cordoglio per il direttore scomparso. Il premier Draghi: «I suoi editoriali una lettura fondamentale». Le testimonianze di Letta, Renzi, Tajani e Calenda «Eugenio Scalfari è stato una figura di riferimento per i miei avversari in politica. Oggi, però, non posso non riconoscergli di essere stato un grande direttore e giornalista, che ho sempre apprezzato per la dedizione e la passione per il suo lavoro». Così su Twitter il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Ed è questo, forse, il messaggio di cordoglio più significativo, perché arriva da uno storico avversario, tra le centinaia che stanno arrivando dopo che si è diffusa la notizia della morte del fondatore di Repubblica. «Sono particolarmente addolorato per la scomparsa di Eugenio Scalfari giornalista, direttore, saggista, uomo politico, testimone lucido e appassionato della nostra storia repubblicana». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota. «Dai primi passi all’interno di quella grande scuola di giornalismo che fu `il Mondo´, alla direzione dell’Espresso, fino alla fondazione della `Repubblica´, Scalfari ha sempre costituito un punto di riferimento coinvolgente per generazioni di giornalisti, intellettuali, classe politica e un amplissimo numero di lettori. Da sempre convinto assertore dell’etica nella società e del rinnovamento nella vita pubblica, si era magistralmente dedicato, negli ultimi tempi, ai grandi temi esistenziali dell’uomo con la consueta efficacia e profondità di riflessione», conclude. Tra i primi ad intervenire il presidente del Consiglio Mario Draghi: «La scomparsa di Eugenio Scalfari lascia un vuoto incolmabile nella vita pubblica del nostro Paese. Fondatore de L’Espresso e de La Repubblica, che ha diretto per vent’anni, Scalfari è stato assoluto protagonista della storia del giornalismo nell’Italia del dopoguerra. La chiarezza della sua prosa, la profondità delle sue analisi, il coraggio delle sue idee hanno accompagnato gli italiani per oltre settant’anni e hanno reso i suoi editoriali una lettura fondamentale per chiunque volesse comprendere la politica, l’economia. Deputato della Repubblica, ha accompagnato il suo amore per il giornalismo all’impegno civile e politico, all’alto senso delle istituzioni e dello Stato. Esprimo ai suoi cari, ai direttori Maurizio Molinari e Lirio Abbate e a tutti i giornalisti de La Repubblica e de L’Espresso, le più sentite condoglianze a nome di tutto il Governo. A me mancheranno molto i nostri confronti, la nostra amicizia». L’emozione per la morte di Eugenio Scalfari, figura chiave del giornalismo italiano, grande testimone del `900, invade anche i social. «Ciao Direttore, con te se ne va la nostra storia, la nostra anima, la nostra Repubblica», scrive su Twitter Massimo Giannini, già vicedirettore del quotidiano fondato da Scalfari e oggi alla guida della ´Stampa’. «Direttore, precursore, fondatore del giornalismo moderno. Con la morte di Eugenio #Scalfari si chiudono tante pagine della nostra storia, della nostra vita, se ne va un secolo di giornalismo. Un giorno triste per tutto il Paese», è il tweet di Myrta Merlino. Per Franco Siddi, già segretario della Federazione nazionale della stampa, Scalfari è stato «una personalità di primo piano del Giornalismo, dell’Editoria, della Scienza Politica. Un protagonista del Secondo Novecento italiano. Omaggio, rispetto, deferenza. Cordoglio». «Ci ha lasciato un gigante del giornalismo e della storia italiana: addio a Eugenio #Scalfari. L’intervista sulla questione morale a Berlinguer è uno dei gioielli che Eugenio ci ha lasciato», riflette Luca Telese. Anche La Civiltà Cattolica rende omaggio al `Fondatore´ postando un editoriale del 2016: «Non considerare nulla come definitivamente perduto. `Questo insegnamento di #PapaFrancesco non è soltanto religioso, è anche culturale e perfino politico´. Ricordiamo così Eugenio Scalfari». E poi i politici. «Eugenio Scalfari sarà per sempre ricordato come uno dei maggiori protagonisti della storia del giornalismo italiano. Nonostante le nostre diverse visioni, politiche e non, ho sempre avuto grande stima e rispetto del suo lavoro. Possa riposare in pace» su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. «Eugenio Scalfari. Ci manca già. Rimarranno sempre con noi le sue idee, la sua passione, il suo amore profondo per l’Italia». Così Enrico Letta su twitter. «Ciao direttore. Non sempre e’ stato facile confrontarsi con te e spesso abbiamo avuto opinioni radicalmente diverse. Ma e’ stato un piacere e un onore ascoltarti e leggerti. Che la terra ti sia lieve» lo saluta su Facebook il leader di Italia viva, Matteo Renzi. «Scompare uno dei più grandi protagonisti del giornalismo italiano. Ci mancheranno la sua penna e la sua testa» ricorda su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Con Eugenio Scalfari va via una personalità unica nella vita pubblica italiana. Porta con sè il suo sguardo, l’intelligenza, la sua energia, capaci di trasformare il giornalismo italiano e influire per lunghi anni sul dibattito politico e culturale del Paese». Così in un tweet il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Per quanto attesa, la notizia della scomparsa di Eugenio Scalfari rattrista e addolora. Egli è stato un grande protagonista della vita italiana, uno dei più grandi giornalisti del nostro paese; intellettuale e pensatore di primo piano nella vita pubblica, sempre animato da una grande passione civile e politica. Eugenio Scalfari è stato un compagno di strada della sinistra italiana per ben oltre mezzo secolo; un amico spesso critico e incalzante, ma che ha condiviso con noi gli ideali della libertà e della giustizia sociale». Così il presidente Massimo D’Alema. «RIP. Un gigante. Un socialista liberale. Ho amato molto `per l’alto mare aperto´. Un buon modo di ricordarlo è rileggerlo». Così su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. «La scomparsa di Eugenio Scalfari segna un momento molto triste per il Paese intero. Oggi diciamo addio a una vera e propria pietra miliare del giornalismo italiano. Un abbraccio e la massima vicinanza ai suoi cari». Cosi’ il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 14 luglio 2022 (modifica il 14 luglio 2022 | 14:28) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-14 10:12:00, Piovono i messaggi di cordoglio per il direttore scomparso. Il premier Draghi: «I suoi editoriali una lettura fondamentale». Le testimonianze di Letta, Renzi, Tajani e Calenda, Redazione politica