Una questione di credibilità

Una questione di credibilità

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l’editoriale Mezzogiorno, 25 giugno 2022 – 09:01 Cala la fiducia nella politica di Pasquale Pellegrini Quello che è accaduto nel Movimento 5 stelle deve far riflettere sulla realtà della politica, sulla disaffezione dei cittadini e sulla crisi della democrazia. La spaccatura in un partito nazionale può avere riflessi sulla situazione territoriale (come ai ballottaggi di domani) e, visto il salto della quaglia di alcuni parlamentari, sicuramente li avrà. Che un partito si frantumi è cosa già vista, quello che però è importante notare è l’inadeguatezza di una classe dirigente di fronte a sfide difficili e soprattutto il segnale inquietante che si manda ai cittadini. La premessa del M5S, lo si ricorderà, era ampiamente dettata da profili etici molto alti: trasparenza, possibilità per tutti di proporre la candidatura (uno vale uno), limite agli stipendi dei parlamentari, eliminazione dei vitalizi, soglia a due mandati parlamentari e via di questo passo. Principi nobili, principi sani che l’elettorato ha percepito come una vera svolta, una boccata di aria fresca nelle segrete stanze della politica nostrana da aprire come una scatoletta di tonno. In molti si sono fidati e hanno dato il loro appoggio convinto, evidenziando che la partecipazione c’è quando la politica è chiara e vicina al cittadino. Alle elezioni del 2018 il M5S è balzato nettamente a primo partito. La speranza, tuttavia, è parente stretta dell’utopia, se non è corroborata da un pragmatismo che la traduca in prassi consolidate, il cui presupposto è la coerenza. Qui casca l’asino. Sarà stato subito chiaro a tutti che i principi che si volevano applicare agli altri, si sarebbero dovuti applicare a se stessi. Bisognava, cioè, rinunciare al potere e a tutti i privilegi correlati. Ma così non è andata affatto, come la storia di questa settimana sta a dimostrare. Al di là del destino del Movimento, tuttavia amareggia il grave danno inferto alla fiducia dei cittadini nella politica. La democrazia ne esce indubbiamente indebolita. Che cosa accadrà a livello territoriale? È possibile che dal Consiglio regionale ai Comuni si abbia un rimescolamento di carte e qualche fibrillazione. A Polignano, per esempio, il M5S è al ballottaggio per il sindaco. Nel corso della campagna elettorale, a supporto della candidata sindaca, ci fu l’intervento di Giuseppe Conte e dei due parlamentari polignanesi del Movimento. Come si fa a spiegare che i due parlamentari oggi sono una realtà diversa da Conte? Domande difficili, ma prevedibili. Come diceva un politico di spicco della Prima Repubblica, il potere logora chi non ce l’ha. O forse chi non sa gestirlo. 25 giugno 2022 | 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-25 07:02:00, Cala la fiducia nella politica,

Pietro Guerra

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