Unaltra scuola senza voti, a Milano senza valutazioni per matematica e latino: Il numero distrae i ragazzi

Un’altra scuola senza voti. Il tradizionale sistema di valutazione scolastica sta conoscendo una rivoluzione a Milano, presso il Liceo Classico “Carducci”. Due docenti, Roberto Cipollone e Roberta Romussi, hanno messo in pratica un nuovo modello didattico: la “didattica senza voti”.

Nel loro approccio, gli studenti ricevono feedback costruttivi, anziché un voto numerico. Questa innovazione ha permesso di identificare i punti di forza e di debolezza degli studenti, fornendo consigli mirati per il miglioramento.

“Rimuovendo il numero, si può concentrare l’attenzione sulla prova svolta e sugli elementi da migliorare”, spiega Cipollone. Il vantaggio? Un minor stress per gli studenti, che a loro volta mostrano una maggiore partecipazione alle attività in classe.

Questo cambiamento si rivela particolarmente opportuno in risposta alle difficoltà psicologiche emerse con la pandemia, amplificando problemi preesistenti legati alla pressione scolastica.

Nonostante qualche iniziale resistenza, gli studenti si stanno abituando a questo nuovo approccio. Allo stesso tempo, le famiglie si dimostrano soddisfatte, comprendendo il valore del compito anche in assenza di una valutazione numerica.

I voti, però, non sono scomparsi del tutto. Come spiega Cipollone, i numeri tornano alla fine dell’anno, ma sempre accompagnati da una discussione con lo studente, in cui si riflette sull’intero percorso di apprendimento.

L’idea di “valutazione educativa” ha incontrato il favore del preside Andrea Di Mario, che si augura un’estensione dell’esperimento all’intero consiglio di classe.

La sfida futura? Convincere i colleghi più tradizionalisti e continuare a evolvere le strategie educative. Un impegno maggiore per i docenti, certo, ma che può portare a significative trasformazioni nell’ambito dell’istruzione.