Rosa Chemical, il protagonista più discusso del 73° Festival di Sanremo in queste ore ha pubblicato una storia in cui si leggono le parole a lui dedicate da parte di un’insegnante.
Dal messaggio privato si legge: “Ciao Rosa, sono un’insegnante di inglese, un ragazzino di15 anni nella mia scuola soffre perché il padre lo reputa “poco uomo” e non vuole vederlo piangere ecc. L’altro giorno è venuto a scuola più felice che mai raccontandomi della tua esibizione a Sanremo e di quanto secondo lui tu sia un genio perché il futuro è vestirsi come si vuole, coi colori che si vuole ed essere maschili o femminili a proprio piacimento. Io ti conoscevo già, ma vedendo l’impatto che hai avuto su questo mio studente ho capito quanto ancora per i più piccoli di me sia importante avere nuovi punti di riferimento anticonformisti”.
Il cantante ha risposto postato lo screen del messaggio e scrivendo “Lo faccio per questo”, provando in qualche modo a rispondere alle diverse critiche ricevute a causa della sua esibizione fuori dagli schemi canonici.
Scuola e Sanremo
Il Festival della canzone italiano quest’anno ha dato diversi spunti per parlare di scuola. Senza dubbio, la reazione di Blanco sul palco ha dato molto da parlare, soprattutto tra docenti e intellettuali, lo stesso Crepet ha dichiarato: “Non passi l’idea che si può perché l’hanno fatto anche a Sanremo”. Al contrario, il professore e scrittore Enrico Galiano ha scritto: “abbiamo fatto con lui quello che facciamo con i giovani, giudichiamo senza ascoltarli”.
Ma anche le parole della giornalista Francesca Fagnani che ha portato in prima serata un monologo sulla dispersione scolastica o la pallavolista Paola Egonu che ha paragonato i fallimenti ai brutti voti a scuola.
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