Us Open 2022, Sinner vince su Ivashka e vola ai quarti

Us Open 2022, Sinner vince su Ivashka e vola ai quarti

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di di Gaia Piccardi inviata a New York

Parte alla grande, subisce, recupera, in una prova di forza e resistenza, Jannik conquista la prima vittoria con il bielorusso

Tutto è relativo, ma che immane fatica. Il giocatore che Wimbledon non aveva ammesso in Church Road (niente guerrafondai, siamo inglesi) e che a New York sia il numero 10 del mondo Hubert Hurkacz che l’azzurro Lorenzo Musetti (condizionato da una vescica all’indice) avevano trovato irresistibile — il bielorusso Ilya Ivashka, 28enne di Minsk seduto sul 73esimo gradino del ranking —, viene masticato in cinque bocconi (6-1, 5-7, 6-2, 4-6, 6-3) da uno Jannik Sinner in versione non certo deluxe (la prima di servizio stasera è l’oggetto del desiderio: 14 doppi falli, appena il 46% di prime palle in campo) ma incurante del caldo appiccicoso che annuncia pioggia su New York e sordo all’eco del terremoto che lunedì ha scosso l’Open Usa: Rafa Nadal, l’uomo che quest’anno negli Slam era imbattuto (successi all’Australian Open e a Parigi, ritiro forzato per infortunio a Londra), il fenomeno che puntava al 23esimo titolo Major per staccare nella rincorsa all’immortalità Djokovic (assente in quanto non vaccinato) e Federer (ancora in bacino di carenaggio), è eliminato al terzo turno dall’americano Frances Tiafoe, figlio di immigrati negli Stati Uniti dalla Sierra Leone, irresistibile quando il tifo ne sollazza lo spirito combattivo.

La «sorpresa» Nadal

Di certo una sorpresa, benché Nadal rientrasse dall’ennesimo acciacco fisico e avesse la testa a Manacor, sull’amata isola di Maiorca, dove la moglie Xisca, incinta, è corsa all’ospedale per un controllo. «Non sono stato capace di mantenere alto il livello a lungo, ho perso da un avversario che oggi è stato migliore di me» ha detto lo spagnolo, un signore come sempre nella sconfitta. Tiafoe, che nei quarti trova Rublev, spera di riportare il nome di un enfant du pays nell’albo d’oro di New York diciannove anni dopo Andy Roddick (2003).

Tabellone ancora apertissimo

Tabellone dell’Open Usa apertissimo, a questo punto, con due aspiranti stregoni made in Italy nei quarti di finale come già successo in Australia a gennaio: Matteo Berrettini uscito miracolosamente vivo dai cinque set con Davidovich Fokina e impegnato martedì (diretta su Discovery + dalle 18) con il norvegese Casper Ruud finalista a Parigi e Jannik Sinner, fresco del corpo a corpo con l’osso durissimo Ivashka. Troppa grazia, santo tennis.


Una prova di resistenza

Assistito dalla neo-coppia di coach Vagnozzi-Cahill in tribuna, Jannik non teme la regolarità di Ivashka che aveva inchiodato molto lontano dalla riga di fondo Musetti: tiene in mano il comando delle operazioni, parte alla grande, subisce il ritorno del bielorusso, torna padrone nel terzo, si mangia le mani per le tre palle break sprecate nell’ottavo game del quarto. Il quinto, che inizia dopo tre ore abbondanti di gioco, è un delicato equilibrismo tra stanchezza ed errori, Ivashka non molla e Sinner non trova la prima di servizio, vitale con un ribattitore che sulla sua seconda va a nozze. Break azzurro, contro-break, non c’è pace per Jannik che avanza sotto pressione, sempre minacciato dal talento controffensivo del rivale. Sul 3-1 per il bielorusso, pare finita. E invece Sinner riesce a ricucire lo svantaggio, si aggrappa a una tenuta mentale granitica nella serata in cui il tennis (servizio, risposta) latita. Ritrova l’ace (solo 5 in totale), il filo del gioco, la vittoria in cinque set che dà fiducia, morale (da antologia il passante di dritto incrociato voltandosi spalle alla rete sul 5-3) e terrorizza gli avversari. Jannik si annette la prima vittoria con il bielorusso che non aveva mai incrociato fin qui, una prova di forza e resistenza che verrà ricordata come uno snodo importante della sua crescita e che gli vale il primo quarto a New York della carriera, e getta lo sguardo sull’ultimo tratto di strada che lo separa, lui predestinato 21enne rotolato giù dalle vette dell’Alto Adige quando sembrava indirizzato a una vita da sciatore, alla meta: la prima vittoria in un torneo Slam. È presto per parlarne, naturalmente, Sinner aspetta il vincente di Alcaraz-Cilic, però Rafa Nadal espulso dal suo spicchio di tabellone lascia intravvedere spiragli di luce azzurrissima.

6 settembre 2022 (modifica il 6 settembre 2022 | 07:26)

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, 2022-09-06 05:43:00, Parte alla grande, subisce, recupera, in una prova di forza e resistenza, Jannik conquista la prima vittoria con il bielorusso, di Gaia Piccardi inviata a New York

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