Utilizzo del cellulare in classe, lesperto: Manca formazione tecnologica, il proibizionismo non è utile

In Spagna prosegue il dibattito riguardo la regolamentazione per l’utilizzo del cellulare in aula. Dal punto di vista regionale, Madrid, Castilla-La Mancha e Galizia sono in prima linea con normative proprie su questo tema, mentre la Catalogna prevede di approvare una legge simile.

La mancanza di una politica unificata a livello nazionale lascia questa decisione nelle mani di ogni istituto educativo.

Secondo Cristina Gómez Cid, esperta in Scienze Sociali, il cellulare rappresenta una sfida che va oltre il semplice dispositivo. La docente sottolinea che il suo uso ha cambiato la dinamica sociale ed educativa, evidenziando la necessità di una connessione costante che, paradossalmente, allontana le persone fisicamente vicine.

I gruppi di WhatsApp, frequenti tra genitori e studenti, diventano una fonte di conflitti e bullismo scolastico. La mancanza di regole chiare e di relazioni personali solide aggrava questa situazione.

Le risorse digitali, come i video educativi di YouTube, possono essere strumenti preziosi nell’insegnamento. Tuttavia, Roman Rocío Guerrero, un esperto in materia, evidenzia la mancanza di formazione tecnologica dei docenti e la tendenza a proibire i dispositivi per mancanza di conoscenza.

Sebbene si promuova la formazione digitale dei docenti, la proibizione nei centri educativi è una contraddizione che richiede soluzione.  L’uso del cellulare nel contesto educativo rimane un argomento di dibattito. La necessità di una regolamentazione adattata ai tempi attuali, che bilanci i vantaggi pedagogici della tecnologia con il suo impatto sociale ed educativo, è più evidente che mai.