Vaccino bivalente Omicron, da lunedì i booster per fragili, over 60 e sanitari Anche lo sport ci protegge?

Vaccino bivalente Omicron, da lunedì i booster per fragili, over 60 e sanitari Anche lo sport ci protegge?

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di Carlotta De Leo

Locatelli: in arrivo entro settembre 19 milioni di dosi. Rezza. «Cambio di paradigma, protezione prioritaria per le persone a rischio come con l’influenza». Booster anche agli over 12 su base volontaria: a breve le indicazioni alle Regioni

Da lunedì 12 settembre partono le somministrazioni per i nuovi vaccini bivalenti adattati che hanno ottenuto il via libera di Ema, Aifa e Ecdc. «Entro la fine di settembre ne arriveranno 19 milioni di dosi , seguite da altre nei mesi successivi, e saranno destinate prioritariamente ai richiami per over 60, fragili e operatori sanitari e donne in gravidanza. Le dosi disponibili sono già state distribuite alle Regioni e da lunedì coloro che si sono prenotati per il booster potranno già riceverle» assicura Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità.

Per la prosecuzione della campagna vaccinale in vista dell’autunno (e per convincere soprattutto le categorie più a rischio a fare la terza a quarta dose) la circolare del ministero della Salute – firmata dal direttore generale della Prevenzione, Gianni Rezza – punta sui nuovi richiami aggiornati bivalenti anti-Covid approvati da Ema e Aifa per chi ha più di 12 anni. Si tratta di «vaccini bivalenti» adattati, prodotti da Pfizer-BioNtech e da Moderna in cui «metà dell’Rna è riferibile al ceppo originale di Wuhan e l’altra alla variante Omicron BA.1» spiega Locatelli. «In base ai report presentati, il nuovo vaccino ha copertura anche sulla sottovariante predominante Ba.5» aggiunge Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, durante una conferenza stampa al ministero della Salute.

A chi è raccomandato in via prioritaria

La circolare del Ministero raccomanda l’uso dei nuovi vaccini bivalenti per le categorie più a rischio ovvero over 60 e soggetti fragili, sanitari, ospiti e operatori delle Rsa e donne in stato di gravidanza. Una platea complessiva calcolata tra i 15 e i 20 milioni di persone. «Dal punto di vista di sanità pubblica e in base all’attuale situazione epidemiologica, l’indicazione ora è vaccinare prioritariamente le persone che hanno più bisogno di protezione da malattia grave. Ma dal momento che Ema ha utilizzato il vaccino dai 12 anni in su – aggiunge Rezza – ritengo non si possano escludere altre categorie di persone per cui è autorizzato».

Under 60 su base volontaria

Oltre alle categorie a rischio definite nella recente circolare, il nuovo richiamo potrà essere somministrato su base volontaria a una platea più ampia. Gli under 60, ad esempio, possono ottenere il booster dopo quattro mesi dall’ultimo richiamo o dalla guarigione: in questo caso, il vaccino dovrà essere prescritto dal medico di base, proprio come avviene per il vaccino dell’influenza (che è a pagamento, mentre l’anti-covid è sempre gratuito). «L’Ema ha autorizzato il richiamo per gli over 12 e si può fare su base volontaria. Nei prossimi giorni verrà data indicazione più dettagliata alle Regioni sulle modalità, compatibilmente con l’organizzazione logistica che deve dare priorità alle categorie a rischio» afferma Rezza .

Cambio di paradigma

«Ci troviamo di fronte ad un cambio di paradigma della campagna vaccinale che ci porta a proteggere in via prioritaria le persone a rischio, un po’ come accade per l’influenza. A questo nuovo modello è ispirata la circolare» spiega Rezza . E aggiunge: «All’inizio, con la vaccinazione anti Covid pensavano di bloccare la circolazione dell’infezione. Poi abbiamo verificato che, a causa delle varianti emergenti, non si riesce a tenere del tutto sotto controllo l’epidemia solo grazie alle vaccinazioni», ma i «vaccini sono efficacissimi nel proteggere dalla malattia grave e dalla morte» chiarisce. «Il vero successo della campagna estiva – afferma – è stato far diminuire le ospedalizzazioni».

Arma contro Omicron

«Il vaccino bivalente aggiornato contro Ba.1 si è dimostrato in grado di generare una risposta di anticorpi neutralizzanti decisamente significativa ovviamente contro Ba.1 ma anche contro Ba.4 e Ba.5, che sono le varianti oggi dominanti (più del 96% di tutti i ceppi isolati in Italia). Quindi questi vaccini rappresentano un’ulteriore arma per prevenire lo sviluppo di patologie gravi o fatali» spiega Locatelli. «Siamo all’inizio di una stagione autunnale che vede nella vaccinazione un fattore molto importante per tutti i soggetti a rischio – aggiunge Magrini – È un primo passo importante: da lunedì 12 settembre si potrà iniziare a livello regionale e altri vaccini arriveranno successivamente».

Che fine faranno «vecchi vaccini» in scadenza?

«Sono 28 milioni le dosi di vaccino anti Covid che scadono a fine anno e abbiamo fatto ogni sforzo per donarli: siamo arrivati a 60 milioni e siamo in costante contatto per donarne più dosi possibili» spiega Tommaso Petroni, direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e il contrasto alla pandemia. «I vaccini tradizionali continueranno a essere impiegati per il ciclo primario (prima e seconda dose) e per il monitoraggio sull’efficacia effettiva dei nuovi vaccini in base al alcuni studi che hanno preso avvio in numerosi Paesi». aggiunge Magrini. E Locatelli ribadisce l’efficacia dei «vaccini originari»: «Nel primo anno di impiego hanno permesso di salvare qualcosa come 20 milioni di vite come ha sottolineato pochi giorni fa il The New England Journal of Medicine, la più prestigiosa rivista di medicina».

9 settembre 2022 (modifica il 9 settembre 2022 | 14:03)

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, 2022-09-10 05:23:00, Locatelli: in arrivo entro settembre 19 milioni di dosi. Rezza. «Cambio di paradigma, protezione prioritaria per le persone a rischio come con l’influenza». Booster anche agli over 12 su base volontaria: a breve le indicazioni alle Regioni, Carlotta De Leo

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